È ‘Fragile’ il nuovo album di Mr Rain, nato dalla voglia di respirare l’entusiasmo delle prime volte. La nostra intervista.
È Fragile il nuovo album di Mr Rain, in uscita venerdì 18 marzo. Un progetto annunciato a sorpresa – con 10 tracce e un unico featuring (Annalisa in Neve su Marte) – nato da una precisa necessità, quella di sperimentare.
«Ho dato priorità alla scrittura di getto. – ci dice – Ho cercato di sperimentare con i suoni utilizzando tutti strumenti veri. Fragile per me è inoltre meno cupo rispetto a Petrichor, che era più unito come album e aveva un filo conduttore che lo caratterizzava. Era forse più omogeneo».
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Tra le prime tracce scritte da Mr Rain spiccano Crisalidi e Neve su Marte. «Crisalidi soprattutto è un ponte tra Petrichor e Fragile. – dice – Per gli altri brani ho fatto una session in studio durata pochi giorni. Ero andato in studio con l’idea non di fare un album nuovo, ma di sperimentare cercando di ritrovare quell’emozione che sentivo quando scrivevo le prime canzoni. Puro divertimento».
«Per esempio Fiori di Chernobyl l’ho scritta cinque volte. Ero pignolo. Volevo ottenere esattamente l’immagine che avevo in testa. Invece in questo album ho dato priorità alla spontaneità. È comunque curatissimo, ma ho cercato di dare più spazio a questa scrittura di getto. Sembravo una fabbrica di canzoni in quei tre giorni».
Mr Rain e la collaborazione con Annalisa
Sulla carta doveva essere un progetto senza collaborazioni. Ma dopo aver scritto Neve su Marte, ci racconta Mr Rain, «ho capito che il ritornello chiamava proprio il nome di Annalisa».
«Annalisa è stata uno dei miei primi featuring e mi sembrava giusto dare un seguito a questa collaborazione. È stato bellissimo perché eravamo due semplici amici che si trovavano. Abbiamo un bellissimo rapporto e non c’è stata nessuna forzatura. È stato spontaneo e bellissimo».
La (non) cover
Il packaging di Fragile potrebbe sorprendere. È un album spoglio, senza riferimenti.
«È un album/non album. Senza copertina. – ci spiega in proposito Mr Rain – All’inizio volevo pubblicarlo rotto. Poi però abbiamo scelto questa grafica, perché voglio che la gente si concentri sulla musica e nient’altro. C’è solo la tracklist sul retro e per il resto è un disco spoglio, con solo il titolo. Il contenuto è fragile perché così mi sono sentito quando ho scritto le canzoni e mi piaceva l’idea di mostrarmi realmente senza maschere. Questo sono io».