Vincenzo Marsiglia ci racconta l’installazione site specific ‘Suspended Flow’ al Mercato Centrale di Firenze.

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C’è tempo fino al 25 febbraio 2025 per ammirare l’installazione site specific Suspended Flow di Vincenzo Marsiglia al Mercato Centrale di Firenze. Curato da Davide Sarchioni, il progetto nasce in occasione della celebrazione dei dieci anni del luogo ideato da Umberto Montano in collaborazione con il gruppo Human Company delle famiglie Cardini – Vannucchi. Sono sculture di luce realizzate in vetro di Murano appese al soffitto e scritte al neon interattive alimentate dal passaggio delle persone che vivono il Mercato.

«In questo spazio meraviglioso, anche architettonicamente, il progetto si accende e vive grazie alle persone. – ci dice l’artista – Il concetto è proprio questo. Dato che il Mercato Centrale ha in sé un concetto di forza, perché dona tante emozioni a tante persone, anche l’arte che ho voluto generare è volutamente emozionale e interattiva». Tra i materiali utilizzati, il vetro soffiato di Murano ma anche «tutta la parte tecnologica. – precisa Marsiglia – C’è un software che raccoglie i dati, donati dal Mercato Centrale, sui movimenti e sulle presenze delle persone. L’installazione si auto-sostiene, perché ognuno di noi produce energia elettrica. È dunque un’opera concettuale sull’auto-sostenimento dell’arte stessa».

Vincenzo Marsiglia, Suspended Flow e il «flusso di dati sospeso»

L’installazione aerea è infatti composta da diverse sculture luminose a neon, sospese nella parte alta dell’architettura quasi fluttuando nello spazio. Alcuni elementi configurano una stella a quattro punte, segno distintivo del linguaggio di Marsiglia, mentre altri impiegano il lettering per formulare frasi e messaggi rivolti al pubblico, come Suspended Flow, Light in your eyes e Looking up.

«Non sono scritte semplici. – commenta Vincenzo Marsiglia – C’è uno scambio tra la geometria e il significato stesso delle parole che ho voluto come titolo. Suspended Flow è un flusso sospeso di dati, come il flusso di gente dentro al Mercato. Tutte le installazioni luminose prenderanno vita e si modificheranno durante la giornata. L’opera non sarà mai perenne, ma si affievolirà e si spegnerà. È la magia dell’installazione stessa». Si tratta, del resto, della prima installazione site specific realizzata per il Mercato Centrale e partire dalle persone che popolano quotidianamente questo luogo era per Marsiglia necessario. «Ho voluto creare sospensioni e prospettiva. – spiega – Ho voluto che, in qualsiasi caso, le persone nel Mercato vedessero sempre l’installazione. È dal basso verso l’alto, per questo c’è anche la scritta Looking Up, un invito a fare un’azione».

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«Questa esperienza mi ha fatto scattare meccanismi importanti, perché lavorare con questo scambio continuo tra il pubblico e l’opera è importante. – conclude infine Marsiglia – L’opera si genera e si crea a tutti gli effetti grazie alle persone. Ho sempre sostenuto che, quando si creano installazioni, è necessario anche creare un dialogo con il luogo. In questo caso, il Mercato Centrale ha una storia e un’architettura bellissima, molto esile ma nello stesso tempo imponente. Il dialogo tra artista e architettura è importante».

Foto di Nicola Gnesi via HF4

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