Dal 6 ottobre 2024, Jacopo Di Cera espone la sua opera Souls alla Dynamo Art Gallery di Pistoia. Souls è nata durante un intenso workshop al Dynamo Camp, in cui Jacopo Di Cera ha coinvolto i genitori dei ragazzi: la serie di ombre – scattate dall’alto – simboleggia così la dedizione costante di questi tutori, offrendo uno spaccato della loro vita quotidiana.
«Ho conosciuto Dynamo Art Factory grazie ad una mostra bellissima alla Triennale di Milano: L’arte è WOW!. – ci dice l’artista – Ho visto artisti e ragazzi che hanno collaborato con persone che frequentano Dynamo Camp e hanno creato insieme, nel tempo, opere d’arte. L’esposizione mi aveva molto colpito e, da lì, è nata la curiosità di capire cosa facesse Dynamo».
Nasce così l’esperienza di Jacopo Di Cera con la realtà di Dynamo Camp: un’avventura «profonda e importante», perché si tratta di «un ambiente unico in Italia, ma anche in Europa e nel mondo. – commenta Jacopo – Essere qui a portare la propria arte e a provare a regalare un momento di spensieratezza artistica era quello che mi ero prefissato. Ho trovato tanta energia e tanto desiderio di fare ed è ciò che mi ha portato a definire insieme i percorsi e i momenti vissuti con chi frequenta Dynamo».
Jacopo Di Cera, Dynamo Camp e Souls
Souls è un progetto artistico inedito che va oltre il corpo, con 4 mq di profili e ombre. «Prima di venire – racconta Jacopo Di Cera – ho riflettuto tanto su ciò che si poteva fare. Mi occupo di arte da diverso tempo e, negli ultimi anni, mi sono occupato di un cambiamento del punto di vista. Ho iniziato a volare con i primi droni nel 2016 e a guardare l’italianità e il mondo dall’alto. Mi piaceva portare questo stimolo a guardare le cose da un’altra prospettiva. Abbiamo lavorato ad un’opera collettiva fotografando i partecipanti del laboratorio non nella loro persona, ma nella loro ombra. Con un punto di vista diverso, zenitale, dall’alto. Abbiamo deciso di creare un’opera unica che fosse la somma delle ombre».
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Ma cosa, esattamente, rappresenta l’ombra? «Ha un significato diverso, da Platone in poi. – replica l’artista – Per me è un riflesso dell’anima, ma anche l’alter ego di un momento emotivo. Abbiamo lavorato su questo e creato una composizione di ombre e persone. I partecipanti hanno poi generato le immagini con un diverso punto di vista, prendendo possesso degli spazi stupendi di Dynamo. Lì ci son state grandi sorprese».
Soddisfatto? «Non avevo chiare le aspettative. – risponde – O meglio: quando entri all’interno di un gruppo, di uno spazio dove ci sono problemi e pensieri, e porti l’arte e un momento di break con contenuto rispetto alla quotidianità non sai mai cosa aspettarti. Avevo un punto di domanda, ma alla fine abbiamo tutti bisogno di questi momenti, ci si aiuta a vicenda. C’è chi riceve e chi dà. Io sono venuto a dare, ma sto ricevendo».
Fotografia e arte contemporanea
Sicuramente Souls è un progetto sui generis, complice anche l’arte di Jacopo Di Cera. «La fotografia, all’interno della grande famiglia dell’arte contemporanea, è la cugina più familiare. – dice l’artista – Io mi occupo di foto e materia e questo aiuta a creare stimoli visivi, emotivi e che portano le persone a vedere e sentire diversamente qualcosa di inaspettato. Si sono accese delle lampadine, soprattutto quando sono andati a creare e scattare. Ho visto calore anche nella creazione delle ombre. Quando sei davanti a una fotocamera sei sempre inibito, ma il fatto che il focus fosse l’ombra è diventato un gioco diverso. Ha semplificato il processo di scatto. Credo che siamo riusciti a familiarizzare con un po’ di arte contemporanea in maniera profonda».
Dynamo Art Factory è, del resto, un «progetto enorme». «Credo che, come valore, abbia che l’arte sia una delle cose belle che si possono trasmettere alle persone. – continua Jacopo Di Cera – L’artista in questo caso fa da ponte tra conosciuto e ignoto. È un percorso interessante che aiuta le persone a tornare a casa con un periodo di break e con qualcosa in più. Dymano Art Factory è arricchimento ed è il valore più grande che si può donare a chi sta qui».