GAU – Corviale, Bhagya Weersynghe: «L’arte dà voce a luoghi silenziosi»

Bhagya Weersynghe ci racconta la sua opera realizzata per GAU – Corviale. Illustratrice, Bhagya ci racconta di aver fatto «un percorso particolare». «Nasco restauratrice, poi grafica. – ci dice – Sono approdata nel mondo dell’illustrazione da poco e da poco ho iniziato a sfidarmi su progetti come questo».

«Mi sono fatta ispirare da mia nipote. – ci dice poi – Vengo da due genitori stranieri, sono nata a Roma ma io e mia sorella non abbiamo il concetto di famiglia numerosa. Quando è nata mia nipote, mi ha sollevata. Mi sono immaginata che per lei ci fossero nonni, zii, cugini. La nostra è diventata famiglia da quando è nata lei ed è la mia rinascita». «Questo progetto – conclude poi Bhagya – è molto importante perché dà voce a un luogo silenzioso. L’arte porta un valore aggiunto ovunque sei. Farla in questi quartieri fa la differenza ed è molto bello».

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GAU – Corviale ha visto, dal 7 ottobre, la realizzazione di un’opera d’arte diffusa lungo le vie antistanti il Nuovo Corviale: sono 15 le campane decorate su cui hanno lavorato gli artisti Moby Dick, Empyro, Giusy Guerriero, Kenji, La Kiddo, Dez Midez, Nemea, Lady Nina, Lola Poleggi, Marta Quercioli, Ratogheton, Wame, Warky, Bhagya Weersynghe, Yoshi.

Video di Emidio Vallorani