Fino al 17 novembre, Palazzo Velli a Roma ospita la mostra ‘ANImATAMeNTE’ di Caterina Giglio. L’intervista all’artista.

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C’è tempo fino al 17 novembre per visitare a Palazzo Velli (Piazza di S. Egidio, Roma) la mostra ANImATAMeNTE di Caterina Giglio, curata da Gianluca Marziani. L’allestimento comprende quasi cento opere e promette di far immergere nel mondo di una delle artiste più incisive della scena romana, attraverso lo sguardo di uno dei curatori più stimati. Al centro, i legami profondi tra arte e vita, in una fusione di emozioni e racconti visivi.

Il mio istinto viaggia velocissimo. – ci racconta Giglio – ma c’è sempre anche una parte molto riflessiva, perché devo dare equilibrio. ANImATAMeNTE nasce da qui: è proprio mente animata, ma tanto e da sempre, fin da quando ero bambina. Anima e mente coesistono, perché in realtà la mente non è la razionalità e l’anima non è solamente la parte più sacra. È il mondo delle idee, quello più creativo perché è fuori dal contesto corporeo.

Caterina Giglio
Foto di Valentina Sensi

Un titolo, dunque, che rispecchia pienamente l’animo di Caterina Giglio. “A me non facevano uscire di casa. Mentre tutte andavano al Luna Park, a me dicevano di no, perché ero piuttosto scatenata. – ricorda l’artista – Però ho anche le mie timidezze e, quindi, in questa mostra c’è anche una parte molto sognante, con i corpi che fluttuano. Come a teatro, gli spettatori migliori sono i bambini, perché sanno se sei stato bravo o meno. E vorrei che chi entra qui fosse così”.

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Del resto, prosegue Giglio, ANImATAMeNTEè un viaggio molto introspettivo e molto onirico, che attraversa i sogni. Neanche io so quando inizio a fare una cosa. E solo quando è finita riesco a darle una forma mentale, di sentimento, di emozione. Per questo, quando il pubblico entra si fa il suo viaggio. E può essere anche un viaggio che non piacere o che può colpire”.

Caterina Giglio
Foto di Valentina Sensi

Ma questa mostra per Caterina rappresenta qualcosa di più. “Sono un’ipersensibile e vivo le esperienze in un modo abbastanza forte. Questa mostra è dedicata, diciamo, a una mia rinascita, perché per tre anni ho avuto grossi problemi. È come se finalmente mi fossi vista e, dopo aver sistemato gli altri, potessi tornare a esprimermi. Ed è ciò che mi concedo oggi: non è solo una mostra ma un’esposizione perché io mi metto a nudo. La mia identità adesso è definita, questa sono io e spero di piacere per quella che sono. Non so fare a meno della verità”.

ANImATAMeNTE di Caterina Giglio
A cura di Gianluca Marziani
Palazzo Velli, Piazza di S. Egidio, 10, Roma
7-17 novembre 2024

Immagini HF4

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