Al Fuorisalone 2025, il NYX Hotel Milan ospita ‘seMI – Coltivare Esperienze, Ospitare Idee’. A raccontarlo Nicoletta Ferraina (Leonardo Hotels), Francesco Barone (Barone Italia), l’artista Federico Solmi e il progettista Simone Roveda (Interior Design Milano).

loading

C’è il noi al centro e il potere delle connessioni umane nell’esposizione seMI – Coltivare Esperienze, Ospitare Idee, ospitata – in occasione del Fuorisalone 2025 – presso il NYX Hotel Milan by Leonardo Hotels. Un evento artistico che ha visto la collaborazione tra vari partner – Leonardo HotelsBarone Italia, Orografie, Interior Design Milano e D’ORO Collection – e che conferma la natura assolutamente audace del NYX Hotel Milan.

L’articolo continua più sotto

La nostra newsletter bisettimanale dedicata al mondo dell’arte e della cultura

«È un progetto nato per la voglia di unire le forze, perché con Barone Italia ci eravamo già conosciuti. – ci dice Nicoletta Ferraina, Marketing Manager Cluster Italy di Leonardo Hotels – Il NYX a Milano è di base una sorta di giardino creativo. Da quando è nato, è un brand unconventional e moderno, vive di creatività e contaminazioni urbane. Nello stesso hotel, diretto dalla GM Sandra Foucher, organizziamo vernissage con artisti in media tre volte all’anno. Ci apriamo molto al territorio, alla città e al mondo del design e dell’arte. Del resto, l’hotel si presta bene: ha spazi ideali per esposizioni ed è un hotel-museo di street art con graffiti su tutti i muri dei suoi 12 piani. Con seMI, lo dice la parola, abbiamo voluto intraprendere un nuovo percorso che parla di connessione tra natura e tecnologia».

Barone Italia e Federico Solmi: le connessioni tra tecnologia e artigianato

A rappresentare questa imprescindibile connessione, nel NYX Hotel Milan troverete le installazioni di Barone Italia, ma anche l’arte visionaria di Federico Solmi in un connubio potentissimo tra tradizione e avanguardia. «Tutto nasce – ci racconta Francesco Barone di Barone Italia – da un bonsai regalato al Country General Manager Italy and France Raphael Carmon. Mi ha dato un’opportunità enorme e ho pensato che forse era il momento di affondare il colpo. Con Simone (Roveda di Interior Design Milano, ndr) mi sono preso la briga di portare avanti il progetto. Ho chiesto a lui perché sapevamo di dover parlare con persone sconosciute e organizzare un evento incredibile in un mese e mezzo».

«seMI – continua Francesco – racconta il rapporto tra le persone, che spesso viene messo da parte per pensare a interessi e situazioni diverse. Il nostro interesse però era il noi. Abbiamo deciso tutto in maniera libera e ognuno ha rispettato il valore di tutti gli altri». Federico Solmi non può che essere d’accordo: «Vivo da 25 anni a New York – precisa – e, dopo tanti anni negli USA, mi è venuta voglia di riavvicinarmi alle eccellenze italiane. Mi rendo conto che le grandi imprese, le grandi menti italiane sono qualcosa di speciale. Ho visto in questo evento un’atmosfera di grandissima passione e conoscenza e sinceramente un qualcosa che solo gli italiani sanno fare. Ho sposato questa idea. Anzi, avevo altri piani, ma ho preso un volo all’avventura perché ci credevo».

Eccellenze (solo) italiane

Del resto, il Fuorisalone 2025 – in questo senso – rappresenta un unicum mondiale. «Il Fuorisalone – commenta Federico Solmi – è una grandissima opportunità per far vedere una collaborazione solo tra italiani. Ho sposato la tecnologia e il metaverso, ma unita a questi grandissimi artisti e artigiani, orafi, editori è un qualcosa di speciale. Son cose che non si possono creare altrove. L’opportunità che offre Milano in questi giorni è anche meglio di una città viva come New York. Tutto il mondo viene qui a cercare arte e bellezza».

In questo, un punto di forza che accomuna l’arte di Solmi alla mission del brand Leonardo Hotels è proprio l’approccio alla nuove tecnologie. «Quando lasciai l’Italia – dice Solmi – il mondo gaming e digitale era apprezzato solo fuori. Ora invece, rientrando dopo 20 anni, capisco che è la materia di ogni giovane. La differenza è che 20 anni fa avevo supporter americani che in Italia non c’erano. Ora l’Italia è pronta per queste cose». «Barone è il primo seme. – concorda Francesco Barone – ma ne abbiamo piantati parecchi e siamo pronti». «Il NYX – commenta Nicoletta Ferraina – è un brand audace che punta proprio a creare questo tipo di esperienze, sia all’interno che con eventi fuori degli schemi. Anche il tema dell’IA è una tematica importante, un focus che seguiamo come innovazione e utilizzo».

L’IA secondo Simone Roveda di Interior Design Milano

Particolarmente sensibile al tema dell’IA è proprio Simone Roveda di Interior Design Milano.

«Sono progettista – commenta – e ovviamente l’IA è parte integrante dei miei progetti ormai. Oggi può rappresentare una quarta dimensione del progetto, un’estensione del nostro fare. Come diceva Bruno Munari Il deisgner è un programmatore della bellezza: oggi c’è anche l’algoritmo, a patto che resti umano il gesto che la guida. La parte creativa del progettista deve guidare la parte tecnica dell’IA, ma se è ben integrata e strutturata dà qualcosa in più a livello di concept creativo e visuale che fa fare il passo in più al progetto. È utilissima anche nella parte di ricerca e storytelling: è un amplificatore delle potenzialità del progettista. A me è piaciuto subito il lavoro di Francesco: ho ambientato i suoi prodotti grazie all’IA ed è stato poi un amore reciproco che ci ha unito».

LEGGI ANCHE: ‘seMI – Coltivare Esperienze, Ospitare Idee’, al NYX Hotel Milan arte e innovazione

Il NYX Hotel a Roma

E sull’immediato futuro, Nicoletta ci anticipa l’apertura di un NYX Hotel anche a Roma. «In estate apriremo a Roma il secondo NYX italiano. È un progetto importante, di 324 camere, in via Cicerone. Sarà un albergo dedicato all’arte e al design. Stiamo sviluppando collaborazioni locali e speriamo sia un inizio».

Revenews