Più Libri Più Liberi è stata l’occasione per parlare non solo di libri, ma anche di arte, in particolare illustrata, e per domandarci quando le due cose riescono a convivere.
A dare una risposta a questa domanda sono stati gli editori delle diverse case editrici incontrate nella fiera della piccola e media editoria a Roma. Ciascuno di loro ha portato una propria definizione di arte illustrata, di libro come vero e proprio oggetto d’arte.
L’arte illustrata di ideestortepaper con Botanica Fantastica
Una delle prime case editrici a cui abbiamo chiesto di parlarci di arte illustrata è proprio ideestortepaper che ha scelto per noi un titolo in grado di capovolgere la concezione classica di educazione alla botanica.
«Il titolo botanica fantastica è giocato su un concetto duplice. Normalmente le piante botaniche vengono illustrate in maniera molto didascalica e didattica, anche nella storia della botanica. Invece in questo caso è l’esatto contrario, la parte fantastica del libro sono testi, che sono quasi inventati, la parte realistica è realizzata da Rosa Lombardo e Nina Melan e sono le illustrazioni delle piante. Questo è un libro che per noi è un oggetto d’arte».
Dalla formazione al confronto con KM edizioni
Molto spesso l’arte illustrata è al servizio dell’educazione e della formazione. Questo è il caso di KM edizioni che attraverso il proprio catalogo editoriale esplicita la missione di educare i bambini su temi importanti come l’accettazione di sé, la gestione del giudizio esterno o il conflitto.
«Ci sarà sempre qualcosa di noi che verrà criticato, ma noi siamo comunque unici e speciali» è il messaggio ad esempio di Mos come nessuno, scritto da Laura Pusceddu e illustrato da Gregorio De Lauretis.
«Sono tutti semi che cerchiamo di condividere, non solo con il bambino ma anche con l’adulto. Noi stimoliamo molto l’incontro tra adulto e bambino, anche per risvegliare nell’adulto tante domande e valori che magari sono sopiti» – KM edizioni.
Arte illustrata navale con Nutrimenti
Non è detto che la formazione debba limitarsi a quella primaria, comportamentale o psicologica. Ne è un esempio il bellissimo manuale di istruzioni per l’uso di Davide Besana: Vela istruzioni per l’uso edito da Nutrimenti.
Un manuale illustrato, con disegni realizzati dall’autore proprio sulla sua barca a vela. Si tratta di un libro che sì, mira alla formazione riguardo alle tecniche di navigazione, ma con uno stile ironico unico e una leggerezza tipica della grandi forme d’arte.
«Un manuale completamente illustrato con la spiegazione di tutto ciò che è necessario saper fare correttamente a bordo di una barca a vela, in crociera o in regata. Un corso innovativo, con poca teoria e tanta pratica, disegnato e scritto da chi naviga da una vita e non ha ancora smesso di fare regate».
Dall’arte illustrata al libro come arte di per sé
Chi l’ha detto che l’arte sul libro sia esclusivamente quella illustrata? Il libro come tale può essere forma d’arte, nella sua versione più classica e non solo. Ad esempio salta molto all’occhio la forma d’arte di Coppola Editore che propone la sua curiosa Biblioteca Lilipuziana composta da libri in formato ridotto e dalle musicassette. Non potrebbe essere altrimenti considerando la definizione di arte in forma di libro che gli abbiamo domandato.
«Qualcosa che sia al di là del semplice racconto, al di là della semplice immagine, qualcosa che possa coinvolgere tutti i sensi e che possa essere nella sua interezza non solo un libro bello da leggere, ma un oggetto bello da poter esporre a casa, proprio come un’opera d’arte».