È in corso alla Tate Modern di Londra la più grande mostra del Regno Unito dedicata alle opere dell’artista e attivista Yoko Ono. L’allestimento, dal titolo Yoko Ono: Music od the Mind, abbraccia infatti settant’anni di espressione artistica, dagli Anni Cinquanta ai giorni nostri, seguendo lo sviluppo del suo lavoro innovativo e il suo impatto sulla cultura contemporanea.
E il percorso si articola in oltre 200 opere – tra installazioni, spartiti, film, brani musicali e fotografie – a rappresentare un linguaggio multidisciplinare capace di comunicare messaggi con grande impatto.
Da New York a Tokyo, dalla parola all’immagine fino al suono: ogni frase di Yoko Ono intende stimolare e sbloccare la mente del lettore. Fotografie inedite mostrano, per esempio, i primi ‘dipinti didattici’ realizzati da Ono nel suo loft studio a New York, lo stesso in cui con il compositore La Monte Young ospitarono concerti ed eventi sperimentali. Ma il cuore della mostra ripercorre l’attività dell’artista durante il soggiorno a Londra, dal 1966, quando venne in contatto una rete controculturale di artisti, musicisti e scrittori, incontrando il suo futuro marito e collaboratore John Lennon.
Ad accogliere il visitatore all’ingresso della mostra è il Wish Tree, realizzato per la prima volta nel 1996, che invita a lasciare il proprio messaggio di pace. E tra le installazioni del percorso, i visitatori possono partecipare anche al White Chess Set, un gioco con solo pezzi degli scacchi bianchi e una scacchiera di quadrati bianchi. L’istruzione fornita è solo una: “gioca finché riesci a ricordare dove sono tutti i tuoi pezzi”. Un’opera datata 1966 che vuole essere una dichiarazione pacifista. Pace e libertà sono, del resto, fra i temi chiave più percorsi da Yoko Ono nella sua vita, esplorati e testimoniato attraverso i decenni.
Spazio particolarmente emozionante è quello dedicato dalla Tate Modern al recente progetto di Ono Add Color (Refugee Boat), presentato per la prima volta nel 2016. L’installazione invitava i visitatori ad aggiungere vernice alle pareti bianche e a una barca bianca come riflessione sulle crisi umanitarie in corso e sullo sfollamento.
Ma Ono fu anche fortemente impegnata a sostegno del femminismo, come confermano film quali FLY 1970-1 e Freedom 1970 oltre che inni femministi come Sisters O Sisters del 1972, Woman Power del 1973 e Rising del 1995. La mostra culmina, infine, con l’installazione partecipativa dal titolo My Mommy Is Beautiful, realizzata per la prima volta nel 2004: su un muro di tele di oltre 15 metri, i visitatori possono allegare fotografie della propria madre e condividere messaggi personali.
Info e dettagli della mostra
YOKO ONO: MUSIC OF THE MIND
15 February – 1 September 2024
Tate Modern, Bankside, London SE1 9TG
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18
Biglietti online e +44(0)20 7887 8888
Photo © Tate (Oliver Cowling / Courtesy the artist