Dall’1 giugno al 13 ottobre, il Comune di Viareggio – in collaborazione con l’Adac di Modena – ospita la mostra d’arte contemporanea intitolata I Pittori della Metacosa. Sette illustri artisti – Giuseppe Bartolini, Giuseppe Biagi, Gianfranco Ferroni, Bernardino Luino, Sandro Luporini (celebrato pittore e storico paroliere di Giorgio Gaber per quasi quarant’anni) Lino Mannocci e Giorgio Tonelli – esporranno le loro opere presso la Galleria GAMC. L’inaugurazione, fissata per il 1 giugno alle ore 18, promette un’esperienza imperdibile di approfondimento nella tradizione della pittura figurativa, guidata dal curatore Adriano Primo Baldi e arricchita dal saggio critico di Luca Pietro Nicoletti.
I Pittori della Metacosa si unirono nel 1979 con un manifesto di poche parole che sottolineava l’importanza della ricerca artistica comune e la stima reciproca tra gli artisti: «Anche se non si può parlare proprio di un gruppo, la mostra che presentiamo vuole essere qualcosa di diverso da una collettiva. Ci siamo uniti non solo per stima reciproca, ma soprattutto per verificare la possibilità di una ricerca in comune».
La storia degli artisti della Metacosa
Questo gruppo ha rappresentato una vera e propria epopea creativa, sfidando le convenzioni artistiche fin dal suo inizio. Un breve passaggio indietro nel tempo ci porta alla Viareggio del 1983, quando al Palazzo Paolina Giuseppe Bartolini, Gianfranco Ferroni, Bernardino Luino, Sandro Luporini, Lino Mannocci e Giorgio Tonelli tennero una delle loro prime mostre. Oggi, dopo quarant’anni e un lungo percorso, di gruppo e individuale, ritornano insieme a Viareggio.
Gli artisti della Metacosa animarono l’ambiente culturale milanese negli anni ’80, operando nello studio di Gianfranco Ferroni e dando vita al movimento di tendenza chiamato Metacosa. La loro prima mostra a Brescia nel 1979, curata dal famoso critico Roberto Tassi, segnò l’inizio di una serie di esposizioni che hanno coinvolto città come Milano, Bergamo, Vicenza e molte altre. Un momento significativo nella storia del gruppo è stata la mostra intitolata Fenomenologia della Metacosa allo Spazio Oberdan di Milano nel 2004, curata da Philippe Daverio. Questo evento, che segnò il debutto di Daverio come curatore, testimoniò il riconoscimento dell’importanza e della rilevanza del movimento artistico.
I Pittori della Metacosa: il curatore Philippe Daverio
Philippe Daverio, noto critico d’arte e gallerista di fama, fu il curatore di questa mostra e, in precedenza, uno straordinario assessore alla cultura del comune di Milano. La sua partecipazione alla mostra Fenomenologia della Metacosa del 2004 rappresentò un momento significativo nel panorama artistico italiano. La mostra I Pittori della Metacosa, curata da Adriano Primo Baldi, ex storico collaboratore di Philippe Daverio, si ispira al progetto ideato dallo stesso Daverio vent’anni fa nel capoluogo meneghino. Gli artisti del Gruppo sono gli stessi, ma le opere esposte attraversano il tempo, rappresentando l’intero percorso della loro attività, dal 1979 fino ad oggi.
L’evento, celebrato come una vittoria della cultura e della pluralità artistica, offre un’opportunità senza precedenti di immergersi nell’universo affascinante di artisti che hanno resistito alla marea delle avanguardie per abbracciare una visione unica e audace della pittura figurativa. Alla mostra I Pittori della Metacosa è dedicato un voluminoso catalogo di 230 pagine con 110 riproduzioni a colori edito da Edizioni Pendragon.