Tornano al Mattatoio di Roma i talk e le mostre di SPAZIO GRIOT: quest’anno il tema è ‘Riverberi’. Il programma.

La programmazione artistica di SPAZIO GRIOT torna per la sua terza edizione – dal 20 giugno al 28 luglio – presso la Pelanda del Mattatoio di Roma. Dopo Sediments (nel 2022) e Rifrazioni (nel 2023), l’estate 2024 di SPAZIO GRIOT sceglie come tema Riverberi, analizzando gli effetti continui di varie strutture egemoniche di potere le strategie impiegate per minimizzare e indebolire la loro influenza. Le tre videoinstallazioni in mostra sollecitano infatti discorsi critici sulla razza, la supremazia bianca e la colonizzazione come lato oscuro del pensiero illuminista, e prospettano una resistenza Nera – e guidata dalle donne – come modalità duratura di futurità.

La mostra Riverberi

A cura di Johanne Affricot e Eric Otieno Sumba, la mostra Riverberi si articola in tre videoinstallazioni di tre artiste internazionali: Candice Breitz con Whiteface (Prima italiana, dal 20 giugno al 2 luglio), Ligia Lewis con A Plot A Scandal (Prima europea, dal 3 al 16 luglio) e Mónica de Miranda con Path to the Stars (dal 17 al 28 luglio). 

Candice Breitz: Whiteface e l’indagine critica sulla bianchezza

Candice Breitz, nata in Sud Africa e residente a Berlino, ha esposto nei musei di tutto il mondo e ha rappresentato, nel 2017, il Sud Africa alla Biennale di Venezia. Nota per mettere in scena la sua esperienza diretta del regime sudafricano di segregazione razziale caduto nel 1994, con Whiteface esamina il funzionamento della bianchezza e della supremazia bianca. L’artista attinge ad un ricco archivio video che raccoglie le voci di bianchi che parlano di razza, da figure politiche di spicco, a giornalisti televisivi e YouTubers, che spaziano su tutta la gamma dall’ideologia neonazista, alla propaganda di estrema destra, fino al razzismo quotidiano. L’opera diventa un’indagine critica del linguaggio attraverso il quale la bianchezza inquadra, normalizza e sfrutta il suo potere.

Ligia Lewis e A Plot A Scandal

Anteprima europea per A Plot A Scandal di Ligia Lewis, l’adattamento visivo dell’omonima performance che intreccia narrazioni storiche, aneddotiche, politiche e mitiche, che vanno dal trattato di John Locke sui diritti naturali dell’uomo bianco alla vita, alla libertà e alla proprietà, al complotto del rivoluzionario cubano Josè Aponte, che portò alla ribellione degli schiavi nel 1812, fino alla bisnonna di Lewis, una figura guida per la comunità e forme di resistenza locale legate alla pratica della danza Palo. L’opera è stata girata nei quartieri storici e naturalistici di Santarcangelo di Romagna, un luogo che, secondo l’artista «sostiene gli ideali eurocentrici del dominio dell’uomo (bianco) sulla terra». A Plot A Scandal è parte del programma Whitney Biennial 2024: Even Better than the Real Thing al Whitney Museum of American Art di New York.

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Mónica de Miranda: Path To The Stars, un viaggio sul Kwanza

L’artista portoghese-angolana Mónica de Miranda, che co-rappresenta il Padiglione Portogallo della Biennale di Venezia 2024, presenta Path To The Stars, dal 17 al 28 luglio, un viaggio di un’eroina sul Kwanza, il fiume più lungo dell’Angola, dall’alba al tramonto, in cui si confronta con la propria ombra e con una moltitudine di temporalità e narrazioni. Mónica de Miranda offre una contro-narrativa fatta di interazioni tra passato, presente e futuro, che fa luce sulle figure invisibilizzate e non celebrate che hanno preso parte alla lotta per l’Indipendenza dell’Angola dal Portogallo, in particolare le donne, e sulle risorse ecologiche che queste hanno difeso, soprattutto i corsi d’acqua; la memoria dei combattenti per la libertà anticoloniali; l’incertezza che domina il presente e il bisogno di appartenenza, che nel futuro presagisce una simbiosi con la natura per poter prevenire la crisi ecologica e l’estinzione.

Riverberi, il programma pubblico

Dal 21 giugno al 17 luglio, il tema dei riverberi – sempre al Mattatoio – viene esplorato anche nel programma pubblico 2024 di SPAZIO GRIOT. Spazio agli artist talk, tra cui Johanne Affricot e Eric Otieno Sumba con l’artista Candice Breitz e l’incontro tra Chris CyrilleLigia Lewis. Il 28 giugno ci sarà anche la talk-performance Oltre la Norma Somatica: Il Corpo come Archivio, a cura di Angelica Pesarini, professoressa all’Università di Toronto. L’11 luglio Tezeta Abraham presenta invece il suo libro d’esordio Nostalgia, un memoir profondamente intimo che racconta il viaggio di una donna alla ricerca del proprio posto nel mondo. Da quest’anno, con la collaborazione e il supporto di EXP – Caffè delle Esposizioni, sarà presente anche uno spazio di convivialità, con drink e food, lo SPAZIO G Bar.
 
Largo anche alla musica con la listening session di Velia e le melodie tradizionali arabe e del Nord Africa di Turbolenta Leila. Il 4 luglio esplode poi la vitalità afro-caraoibica del DJ e producer Ramingo, cantante e songwriter romano di origine cubana. Ritorno alle origini del teatro di strada marocchino con la perfomance di Harraga Lab  Lhal – الحال – Grido di una Generazione in Trance, un tentativo di ricostruzione del passato attraverso la memoria degli autori.

La terza Residenza d’Artista e di Ricerca

In concomitanza con Riverberi, SPAZIO GRIOT lancerà la sua 3° residenza d’artista e ricerca, da quest’anno ispirata al Secondo Congresso degli Artisti e Scrittori Neri che si tenne a Roma nel 1959. La residenza è sostenuta e co-prodotta da Azienda Agricola Boccea – Solaria.
 
Le artiste/i e creative invitate/i sono: Brianda Carreras (attrice e performer), Immaculate Ruému (chef), Damiano Tata (artista visivo e multidisciplinare). La nuova residenza, ideata e curata da SPAZIO GRIOT, quest’anno sarà guidata dal critico, poeta, scrittore Chris Cyrille (attivo dal 2022 con una propria ricerca sul Secondo Congresso), insieme a Johanne Affricot, Eric Otieno Sumba, e coinvolgerà artisti, curatori e ricercatori partecipanti alla programmazione Riverberi, o presenti nella città di Roma e in Italia, oltre a prevedere lo scambio con varie istituzioni e realtà locali. Le/i residenti sono invitate/i ad esplorare nuove idee sui temi del Secondo Congresso e ad espandere la loro pratica intraprendendo nuovi progetti o estendendo lavori già esistenti.

Per consultare il programma qui.

Foto da Ufficio Stampa

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