Prorogata fino al prossimo 30 luglio, la mostra ‘6_24’ di Roberta Morzetti alla Basile Contemporary di Roma comprende forme umane, simboli e immagini su cui riflettere.

Fino al 30 luglio, la Basile Contemporary di Roma presenta la personale 6_24 della scultrice Roberta Morzetti, che nelle sue opere indaga lo stato dell’essere tra virtuale e reale.“È ancora attuale chiedersi quale sia oggi la posizione delle donne nel campo dell’arte. Ovvero quale sia la reale inclusione delle artiste nel sistema arte/mercato italiano?”, osserva la co-curatrice Rosa Basile. “Roberta Morzetti è una delle pochissime donne scultrici Italiane completamente dedicata ad un lavoro complesso e fisicamente deteriorante, che lei utilizza come strumento di espressione della contemporaneità e di emancipazione”.

Mostra Roberta Morzetti
Immagine da Ufficio Stampa
Mostra Roberta Morzetti
Immagine da Ufficio Stampa

Insieme, Morzetti e Basile hanno riflettono “sul rapporto tra essere e apparire, tra il dire ed il fare, tra la bellezza esteriore ed interiore. Condividendo una visione unitaria sul senso dell’io”. Quindici le opere dell’artista accolte presso la galleria che evocano forme umane, simboli e immagini che restituiscono la riflessione della scultrice sul vissuto umano. In un’esposizione  che diventa un percorso di consapevolezza verso la scoperta della bellezza interiore. Non a caso il titolo, quel 6_24, richiama esattamente questo viaggio in cui il numero 6 è l’essere più profondo, da trovare e con cui connettersi.

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L’artista sviluppa un rapporto stretto con l’essere, inteso come capacità percettiva del nostro corpo, in cui la pelle segna il confine. Per questo, riceve frequenze e vibrazioni, comunicando sensazioni che si trasformano in emozioni. Questo profondo legame spinge Morzetti a scavare nella propria anima, lanciando un messaggio contro la superficialità e la ricerca ossessiva della perfezione esteriore. L’obiettivo è, quindi, arrivare a ‘vedere oltre’, senza filtri, riflettendo sul valore terapeutico del dolore quando vissuto come opportunità piuttosto che come sconfitta. “La scultura è un’attività di confine tra l’io e la metafora – spiega Roberta Morzetti – e ha il potere di far emergere energie nascoste aggirando le barriere coscienti”.

Lintelligenza artificiale

In questa ricerca di confronto, l’artista dialoga anche con l’intelligenza artificiale, sfruttandone le potenzialità espressive senza permetterle di prevaricare. Alla Basile Contemporary, i visitatori possono così partecipare a un percorso in cui reale e virtuale si fondono e si confrontano in modo che la tecnologia muove l’opera nello spazio, la trasforma, offrendone letture alternative. A tal proposito, il curatore della mostra Marco Giammetta afferma: “Oggi, tutto o quasi, avviene attraverso la mediazione di tecnologie in grado di veicolare il reale attraverso le immagini. Reale e virtuale perdono il loro rapporto dicotomico e si sovrappongono, generando una terza dimensione che è quella dell’illusorietà”.

Mostra Roberta Morzetti
Immagine da Ufficio Stampa

“Le opere della Morzetti si interrogano sull’attuale stato dell’identità intesa come reale essenza dell’essere, per questo 6_24. È quindi gioco forza aprire, scavare, entrare dentro li corpo per ritrovarsi, per indagare sui reali valori dell’essere riportando l’esistenza al centro dell’io reale. La nostra responsabilità è sentire, valutare e consapevolmente agire”, conclude.

Dettagli in bianco

Dalle sculture in mostra emergono le capacità compositive di Morzetti, la sua maniacale abilità nella modellazione della materia, la minuzia dei dettagli e l’uso di elementi organici. Dettagli che creano un’armonia tra lo stile delle opere e il patrimonio culturale e morale da cui traggono origine, ispirato dalla tradizione scultorea del territorio in cui l’artista vive e lavora. L’uso della fiamma deforma, distorce e plasma le opere, rivelando il ‘dentro’ che trasfigura l’immagine. E scopre nervature e connessioni che intrecciano la neutralità del bianco, il colore prediletto dall’artista.

Il bianco racchiude tutti i colori e, grazie alla sua neutralità, accentua il rapporto tra chiaro e scuro, luce e ombra, caratteristica propria dell’arte scultorea barocca. Le sculture di Morzetti emanano luce e, con il candore del bianco, si raccontano senza nascondere il peso dell’esperienza terrena. Angeli in terra che hanno combattuto e sofferto, ma non si piegano all’oblio.“Nel lavoro di Roberta Morzetti, la materia viene consapevolmente fatta oggetto di una alterazione e, potremmo dire, di un declassamento”, scrive Silvano Manganaro nel testo storico critico che arricchisce la mostra.

Mostra Roberta Morzetti
Immagine da Ufficio Stampa

“Non più l’elemento nobile e prezioso della scultura tradizionale, ma qualcosa legato alla contemporaneità che, però, subisce una metamorfosi. […] Proprio come Icaro che, tentando di elevarsi sopra tutti gli altri per raggiungere il sole, scioglie le proprie ali e precipita rovinosamente a terra dando vita allo stesso tempo al suo ‘capolavoro’ Così la materia e i corpi della Morzetti, nel loro disfacimento, mirano alla stessa, drammatica, tensione”.

Informazioni utili

6_24
presso Basile Contemporary – Galleria d’Arte Contemporanea
via di Parione 10, Roma

A CURA DI: Marco Giammetta
IN COLLABORAZIONE CON: Rosa Basile
TESTO CRITICO: Silvano Manganaro
INTERVENTO VISUAL: Lucio Arese

INGRESSO GRATUITO
ORARI: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19.00

Immagini da Ufficio Stampa

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