La Galleria Sonne in Engadina si accende sotto la direzione artistica di Sabino Maria Frassà, grazie alla collaborazione con l’associazione Cramum e Nicoletta Rusconi Art Projects. Dal 3 agosto fino al prossimo 8 dicembre, l’hub di architettura e design di Silvaplana ospita un intenso percorso artistico dedicato a due maestri di fama internazionale. Si tratta di Fulvio Morella, protagonista di una mostra all’INJA di Parigi in occasione delle Olimpiadi e recentemente entrato nelle collezioni dell’UNESCO e della Monnaie de Paris, e Arjan Shehaj, finalista del prossimo Premio Cairo.
L’evento si apre con l’inedita installazione luminosa di Morella, Braillight, realizzata in acciaio e legno di amaranto. In quest’opera, per la prima volta, il braille diventa fonte di luce e simbolo di elevazione oltre ogni limite. A partire proprio da questa installazione si sviluppa un percorso espositivo che attraversa anche gli spazi del nuovo showroom Idem Bau, approfondendo il concetto di “anarchia nell’arte”.
La mostra Ordine
Le opere di Morella e Shehaj combinano caos e nuovo ordine che tende all’infinito, promuovendo un’espressione autentica e libera, lontana da interessi commerciali. Spiega il curatore: “l’anarchia non è sinonimo di lotta contro l’ordine, ma contro l’imposizione forzata di un ordine particolare. I lavori di Morella e Shehaj esemplificano questa visione, creando nuovi ordini formali che offrono prospettive inedite sulla nostra esistenza, in un contesto storico-artistico in cui i ritorni all’ordine e le rivoluzioni formali sono costanti”.
“La mostra Ordine mette in luce come, storicamente, l’arte abbia oscillato tra la ricerca di nuove forme e il superamento delle tradizioni consolidate, un processo che continua a evolversi oggi”, prosegue Frassà. “Morella e Shehaj, con il loro approccio innovativo, reinterpretano la ‘forma’ artistica, non come un semplice ritorno al passato, ma come un’opportunità per costruire qualcosa di nuovo dalle rovine del passato”.
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La mostra include opere iconiche dei due artisti, che mettono in luce l’evoluzione dei loro linguaggi. Fulvio Morella, noto per aver portato la tornitura del legno nella contemporaneità, espone rare opere figurative in legno, tra cui Dies Romana, un omaggio a Roma realizzato in legno fossile. Accanto a queste, l’esposizione presenta un percorso parallelo in cui Morella trasforma l’alfabeto Braille in corpi celesti, culminando nella scultura luminosa Braillight, dove un ovale racchiude una porzione di cielo con la frase del Piccolo Principe. “È molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Il nuovo ordine di Arjan Shehaj, invece, è la sublimazione del suo viaggio traumatico verso l’Italia, iniziato all’età di tredici anni attraverso le foreste greche. Le sue opere sono dominate da una linea ramo, dipinta o disegnata su tela, che dà vita a intricati rovi da cui emergono forme circolari, come buchi neri o di luce. Ordine presenta l’evoluzione di questo gesto pittorico, con opere recenti che rivelano una maggiore libertà e matericità. Come spiega Frassà, “il lavoro di Arjan Shehaj è il racconto di una catarsi. La trasformazione del dolore in una nuova forma e significato: in questa selva oscura ci si perde, ma si ritrova anche la via d’uscita”.
Il curatore conclude osservando come “le forme anarchiche di Morella e Shehaj condividano come unico motore la ricerca dell’infinito, l’elevazione della propria esistenza. E per farlo entrambi gli artisti lavorano con e per la luce […] Le loro opere finiscono così per esser portali verso altre dimensioni che avvolgono e stupiscono lo spettatore. In questi nuovi ordini anarchici, l’arte ritrova la propria dimensione più pura, integrando e trasformando la forma e il senso della vista in un primo passo verso l’unico ordine possibile, l’infinito di cui siamo fatti”.
Informazioni utili
Mostra ORDINE di Fulvio Morella & Arjan Shehaj
INSTALLAZIONE BRAILLIGHT di Fulvio Morella
a cura di Sabino Maria Frassà
3 AGOSTO (opening aperto) – 8 DICEMBRE
GALLARIA SONNE
Via Maistra 21, 7513 Silvaplana, Svizzera
Immagini da Ufficio Stampa