‘Sprout’, la trasformazione di Andrei Pokrovskii tra natura e architettura

La galleria RIBOT di Milano annuncia la mostra personale di Andrei Pokrovskii (Mosca, 1996, vive e lavora a Londra), con inaugurazione il prossimo 25 settembre. In programma fino al 9 novembre, il progetto è costruito in modo che ogni opera esposta contribuisca a creare una dimensione sospesa tra nostalgia e sogno.

Già il titolo, del resto, è particolarmente evocativo. Sprout, infatti, significa ‘germoglio’ e indica l’ispirazione a cui si è affidato l’artista, ovvero una tradizione ricorrente negli ornamenti di molte chiese inglesi, soprattutto medievali. Si tratta, infatti, dell’iconografia del ‘green man’ per decorare spazi nascosti sotto capitelli, volte e basi di colonne. Questo personaggio è caratterizzato da fogliame che emerge dagli occhi, dalle narici e dalla bocca, ed è spesso associato al paganesimo. Ma non mancano connessioni con il cristianesimo e la Leggenda della Vera Croce.

Andrei Pokrovskii, Vigil, 2024, mixed media on panel, cm 100×150 / da Ufficio Stampa

Secondo questa leggenda, il terzo figlio di Adamo ed Eva piantò tre semi dell’Albero della Vita nella bocca del padre defunto. Il legno che ne germogliò fu poi utilizzato per costruire la croce cristiana. La storia del seme prosegue in The Dream of the Rood, un poema medievale inglese in cui la crocifissione è raccontata dal punto di vista della croce stessa, animando così un elemento architettonico e strutturale.

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Proseguendo lungo questa suggestione, la ricerca pittorica di Pokrovskii si focalizza sul legame tra uomo, natura e spazio. E la mostra intende proporre un’idea di trasformazione e di confine sfumato tra personaggio e ambiente, in cui la storia di una personificazione ibrida diventa il fulcro narrativo. Alberi, fiori, architetture e figure presenti nei dipinti appaiono già come parte di un ciclo continuo di metamorfosi, evoluzione e ritorno.

Andrei Pokrovskii, Vigil, 2024, mixed media on panel, cm 100×150 da Ufficio Stampa

In questa serie di opere, il legno – elemento ricorrente nella poetica di Pokrovskii – assume un ruolo quasi metonimico, oltre a essere una componente strutturale fondamentale nell’allestimento. Inoltre, per Sprout, Andrei Pokrovskii ha realizzato un progetto speciale composto da cinque esemplari unici che alternano la tecnica del collage all’uso dell’olio. Questi piccoli lavori su carta evocano un mondo onirico in cui le forme della natura e le geometrie dell’architettura si fondono e convivono in modo inaspettato.

ANDREI POKROVSKII
Sprout
25 settembre – 9 novembre 2024
Inaugurazione mercoledì 25 settembre dalle ore 18 alle 21
Sarà presente l’artista.

RIBOT gallery
Via Enrico Nöe 23 – Milano
orario: da martedì a sabato / dalle ore 15 alle 19.30
anche su appuntamento

Copertina: Andrei Pokrovskii, Vigil, 2024, mixed media on panel, cm 100×150 / da Ufficio Stampa