FOROF presenta la quarta stagione dal titolo Nimbus Limbus Omnibus del collettivo viennese Gelitin/Gelatina cura di Bartolomeo Pietromarchi.

Dal 2 ottobre 2024 al 30 giugno 2025, FOROF ospita, per la prima volta a Roma, il collettivo viennese Gelitin/Gelatin, protagonisti della quarta stagione con Nimbus Limbus Omnibus. Curato da Bartolomeo Pietromarchi, l’allestimento site-specific si intreccia con il sito archeologico della Basilica Ulpia, esplorando il tema della ‘liberazione’ attraverso una monumentale installazione e una serie di sculture ispirate al rito della manumissio dell’antica Roma.

La mostra è suddivisa in due sezioni che trasformano gli spazi sotterranei di FOROF. La prima parte offre un accumulo di opere e oggetti creati dal collettivo in 25 anni di attività, evocando un grande archivio della memoria. La seconda, invece, presenta busti scultorei che sovvertono la tradizione classica romana con un impatto psicologico innovativo. Il titolo enigmatico Nimbus Limbus Omnibus rappresenta proprio il potere liberatorio dell’arte, invitando i visitatori a riflettere sulla transizione e sul superamento dei confini.

GELITIN
Foto da Ufficio Stampa

A tale proposito è lo stesso curatore Pietromarchi a sottolineare che “il titolo può essere interpretato come il momento in cui ciascuno di noi (omnibus) si trova in uno stato di transizione. Un passaggio indefinito come una nube eterea (nimbus) o un confine (limbus), che nella visione degli artisti si riferisce al potere liberatorio della loro arte dalle convenzioni, dai pregiudizi e dai tabù. Sia a livello individuale che collettivo”.

L’inaugurazione sarà accompagnata da una cerimonia festosa, durante la quale gli artisti, in collaborazione con Rimessa Roscioli, offriranno dolci serviti su una lunga tavolata. Il catalogo della mostra, edito da Magonza, offrirà una documentazione approfondita del progetto e delle opere esposte, con contributi critici e materiali inediti.

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La proposta di FOROF

FOROF è una realtà innovativa e unica a Roma, che fonde arte contemporanea e archeologia, storia e sperimentazione, per offrire una proposta culturale all’avanguardia. Fondato da Giovanna Caruso Fendi nel 2022, FOROF rappresenta un nuovo modello di imprenditoria culturale, con l’obiettivo di creare un impatto sociale duraturo. Attraverso il suo programma, FOROF si configura dunque come un luogo di cultura e scambio, dove la memoria storica si confronta con la creatività contemporanea.

Situato all’interno dello storico Palazzo del Gallo di Roccagiovine, di fronte alla Colonna Traiana e ai Fori Imperiali, FOROF custodisce negli spazi sotterranei, in convenzione con la Soprintendenza Archeologica di Roma, i marmi colorati della pavimentazione della Basilica Ulpia e i resti dell’abside orientale (II sec. d.C.). Questi elementi diventano parte integrante di un percorso espositivo in cui la storia antica si intreccia con il linguaggio artistico contemporaneo.

FOROF
Foto di Jacopo Tomassini da Ufficio Stampa

FOROF propone un programma di progetti site-specific, invitando artisti italiani e internazionali a dialogare con lo spazio archeologico ipogeo, creando opere inedite e installazioni ambientali. Gli artisti sono selezionati dal comitato scientifico per la loro capacità di interagire con il contesto storico e culturale del luogo, e ogni stagione è curata da una figura curatoriale diversa.

La proposta espositiva è arricchita da un calendario di eventi collaterali, che si svolgono nello spazio polifunzionale affacciato sui Fori, tra performance, reading, talk e interventi musicali, in cui il pubblico è invitato a diventare parte attiva dell’esperienza.

Fin dal suo esordio, FOROF ha offerto una programmazione di grande respiro, iniziando con l’installazione immersiva dei SOUNDWALK Collective curata da Threes Productions nel 2022, seguita dall’esperienza spirituale di Alex Cecchetti curata da Maria Alicata sempre nel 2022. Fino alla mostra di Augustas Serapinas curata da Ilaria Gianni nel 2024. Ogni progetto è arricchito dagli Episodi, un ciclo di eventi pensati per approfondire i temi espositivi e coinvolgere il pubblico in modo partecipativo e interattivo.

Palazzo Roccagiovine
Foro Traiano, 1 – Roma
2 ottobre 2024 – 30 giugno 2025

Immagini da Ufficio Stampa

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