Munch torna a Milano dopo 40 anni: la mostra a Palazzo Reale

A quarant’anni dall’ultima mostra milanese, Edvard Munch (1863-1944) torna a essere celebrato con una prestigiosa retrospettiva. Figura centrale nella storia dell’arte moderna e precursore dell’Espressionismo, Munch è noto per la capacità di dare forma visiva alle ansie e alle aspirazioni dell’animo umano. Le tragedie personali che ne hanno segnato la vita, come la perdita prematura della madre e della sorella, e la sua tormentata relazione con Tulla Larsen, hanno alimentato la sua poetica e ispirato il suo percorso artistico.

Foto da Ufficio Stampa

Attraverso un uso potente del colore e una rappresentazione profonda delle emozioni, Munch ha saputo trasformare il dolore in arte universale. Curata da Patricia G. Berman, tra le massime esperte di Munch, con Costantino D’Orazio, la retrospettiva presenta oltre 100 opere dell’artista. Inclusi capolavori come L’Urlo (1895), La morte di Marat (1907) e Le ragazze sul ponte (1927).

LEGGI ANCHE: — La Grande Arte al Cinema celebra i 200 anni della National Gallery

In esposizione anche alcuni dei suoi dipinti più iconici che esplorano temi universali come la vita, la morte, l’amore e l’angoscia esistenziale. Munch, uomo d’immagini e parole, ha saputo infatti esplorare i tormenti dell’animo umano e le forze invisibili che animano l’universo, creando un corpus di opere in grado di parlare anche al nostro presente. Attraverso il suo ‘grido interiore’, ha reso visibile ciò che è nascosto, traducendo in forme e colori i sentimenti più profondi e le inquietudini della vita umana.

Foto da Ufficio Stampa

Ma la mostra non si limita a esporre le opere di Munch. Offre un percorso esperienziale in grado di approfondire l’universo emotivo e sensoriale dell’artista. Eventi culturali collaterali, organizzati in diverse istituzioni milanesi, completeranno il quadro e arricchiranno il dialogo con il pubblico.

Promossa dal Comune di Milano – Cultura, con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, Munch. Il grido interiore è prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia in collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo.

Foto da Ufficio Stampa