Pesaro, Capitale Italiana della Cultura 2024, presenta la mostra ‘Capitale’ del Disegno con 40 opere grafiche della Biblioteca Oliveriana.

Capitale Italiana della Cultura 2024, Pesaro celebra l’arte del disegno come potente strumento di comunicazione e veicolo di idee. Dal 22 settembre al 17 novembre, nelle sale dei Musei Civici di Pesaro, prende vita la mostra ‘Capitale’ del Disegno, con circa 40 opere grafiche della Biblioteca Oliveriana. Questo evento, curato da Anna Cerboni Baiardi e Anna Maria Ambrosini Massari, rappresenta un omaggio a un patrimonio culturale inestimabile, custodito nel cuore della città.

Pesaro Capitale del Disegno
Immagine da Ufficio Stampa

Le opere esposte provengono dalla collezione Viti Antaldi e offrono una panoramica sull’evoluzione artistica di Pesaro e Urbino dal XVI al XVIII secolo. “La mostra mette in luce una delle più significative realtà storico artistiche della città di Pesaro”, spiega Cerboni Baiardi. “I disegni permettono al visitatore di entrare nella dimensione più creativa dell’elaborazione artistica. Di ammirare il valore sintetico di una linea o la morbidezza di un segno sfumato. Di godere di un’immagine funzionale a un progetto o semplicemente di un esercizio di stile fine a se stesso. In diversi casi i fogli dialogano con alcuni dipinti selezionati, normalmente compresi nel percorso museale. Ma anche con opere inedite o poco note offerte per l’occasione da collezionisti pubblici e privati che arricchiscono la conoscenza e la ricerca”.

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Tra i protagonisti figurano l’urbinate Federico Barocci, noto per il suo lavoro alla corte del duca Francesco Maria II della Rovere, e i pesaresi Simone Cantarini e Giovanni Andrea Lazzarini. Ogni artista, con il proprio stile, ha contribuito a rafforzare il legame con l’arte di Raffaello, il cui influsso si avverte in tutta la mostra.

Proprio la figura di Raffaello, nato a Urbino e riconosciuto a livello internazionale, è al centro dell’esposizione, arricchita da contenuti digitali che offrono una visione contemporanea dell’opera del maestro. Grazie, infatti, all’utilizzo di tecnologie multimediali, la mostra consente di rivivere parte del prezioso corpus raffaellesco della Collezione Viti Antaldi, includendo anche i disegni attualmente conservati all’Ashmolean Museum di Oxford. La mostra diventa così un’esperienza coinvolgente non solo dal punto di vista visivo, ma anche emozionale e cognitivo.

Pesaro Capitale del Disegno
Immagine da Ufficio Stampa

“Raffaello, che eccelle nell’arte pittorica in quanto tale, porta nel tratto grafico immediato e creativo un segno di cui resterà traccia nell’opera di allievi e seguaci”, affermano Fabrizio Battistelli, presidente Ente Olivieri – Biblioteca e Musei Oliveriani insieme con la direttrice Brunella Paolini. “È ambivalente la sorte dei disegni. Le loro proporzioni, la loro materia, la stessa apparente volatilità ne fanno un oggetto particolarmente vulnerabile alla dispersione. […] Conservare di questi tesori, e nello stesso tempo valorizzarli attraverso la condivisione con il pubblico, è la vocazione di un’istituzione come l’Oliveriana. Rinnovata con entusiasmo, in collaborazione con le altre istituzioni civiche e culturali di Pesaro, in questo 2024 ‘capitale’”.

Tutti i disegni si inseriscono in un dialogo visivo con la collezione permanente del museo che attraversa secoli di storia dell’arte.  La mostra è promossa dal Comune di Pesaro e dalla Fondazione Pescheria – Centro arti visive, con il supporto della Regione Marche, in collaborazione con l’Ente Olivieri – Biblioteca e Musei Oliveriani e Pesaro Musei. Tra i partner istituzionali figura anche l’Accademia Raffaello di Urbino.

Immagini da Ufficio Stampa

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