Architettura Instabile è il nuovo progetto espositivo del Dipartimento di Architettura e Design Contemporaneo del MAXXI, curato dal prestigioso studio newyorkese Diller Scofidio + Renfro (DS+R). La mostra, nella galleria KME del museo, esplora il movimento come qualità intrinseca dell’architettura e come punto di contatto con arte, tecnologia e dinamiche sociali. Un progetto che vuole, dunque, rappresentare una riflessione innovativa su edifici capaci di muoversi e interagire con l’ambiente. Ma anche con chi li vive, reinterpretando il concetto di architettura tradizionalmente inteso.
“La stagione espositiva 2024 del MAXXI è stata inaugurata all’insegna di grandi e prestigiose collaborazioni. – ha dichiarato Emanuela Bruni, Consigliera reggente Fondazione MAXXI – Questa volontà programmatica viene onorata dalla presenza dello studio Diller Scofidio + Renfro, un nome di straordinario rilievo nel panorama dell’architettura e dell’arte mondiale e pietra miliare della contemporaneità”.
“Restless Architecture/Achitettura Instabile – prosegue Lorenza Baroncelli, Direttore MAXXI Architettura e Design contemporaneo – è una mostra-manifesto […]. Elizabeth Diller, che per la prima volta è stata invitata sia a curare che a progettare una mostra al MAXXI, indaga il tema del movimento in architettura attraverso la selezione di progetti tra il 1882 e il 2024. Messi in scena attraverso un allestimento mobile, una danza che coinvolge attivamente il visitatore”.
Per DS+R, infatti, il movimento è sempre stato centrale. Non a caso la loro opera include performance “cinetiche”, coreografie architettoniche, strutture mobili, installazioni robotiche e immagini dinamiche su architetture trasformabili. Questi elementi sfidano la triade classica di firmitas, utilitas e venustas, in particolare la stabilità, che non è sempre vista come pregio. Perché per DS+R il desiderio di esplorare oltre i confini dell’architettura tradizionale si alimenta del dialogo con altre discipline. Così come della volontà di rendere l’architettura contemporanea alle sfide tecnologiche, sociali ed ecologiche.
“L’invito a curare e progettare una mostra sull’architettura in movimento al MAXXI è stata un’opportunità per coinvolgere la dinamica dell’edificio di Zaha Hadid”, ha commentato la curatrice Elizabeth Diller. “Allo stesso tempo, per collocare il lavoro del nostro studio all’interno di una più ampia costellazione di progetti architettonici. La stabilità non è sempre una virtù per l’architettura. Il nostro mondo dinamico è plasmato dall’incessante susseguirsi di sconvolgimenti politici, fluttuazioni economiche, riforme sociali, cambiamenti climatici e innovazioni tecnologiche, che rendono l’inerzia dell’architettura una sua responsabilità. Perché l’architettura dovrebbe stare ferma?”.
La mostra arricchisce la Collezione di Architettura del MAXXI, includendo progetti iconici come The Shed, realizzato da Diller Scofidio + Renfro, e la Nakagin Capsule Tower di Kisho Kurokawa, coerenti con la linea di acquisizioni del museo. DS+R, considerato uno degli studi più influenti a livello globale, è noto per opere innovative come la High Line di New York, il rinnovamento del Lincoln Center e la riprogettazione del MoMA.
Tra i progetti attuali, lo studio è impegnato nella realizzazione di nuovi spazi culturali e parchi urbani a livello internazionale, oltre alla creazione della prima moschea femminile contemporanea, il centro comunitario Al-Mujadilah.
Immagini da Ufficio Stampa