Ha da poco aperto, nel cuore di Budapest, il Kimpton BEM Hotel. Situato a due passi da Bem Square – dove sorge il Bem József Memorial – e a una breve passeggiata dal Danubio e dal molo da cui partono i traghetti turistici, l’hotel vanta 127 stanze e suites ed è in realtà la nuova vita di uno storico edificio ungherese. Per gli arredamenti e gli interni, la struttura si è rivolta al celebre designer Marcel Wanders che ha giocato molto sulla fusione tra folklore e cultura ungherese.
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L’hotel ha di fatto aperto le sue porte da pochi mesi e prende il nome proprio dal generale polacco che si erge statuario nella piazza antistante la struttura. Józef Zachariasz Bem – durante i moti del 1830-31 – divenne appunto generale e fu posto con successo a presidio della Transilvania durante i moti sucessivi del 1848. Insomma, la storia dell’Ungheria in questo hotel è evidente già dal suo nome: la struttura, invece, era in origine una caserma militare e, successivamente, ebbe anche la funzione di scuola e ospedale.
Marcel Wanders: mitologia e meraviglie nel design del Kimpton BEM Hotel
Il lavoro di Marcel Wanders ha invece puntato più sulla celebrazione della moderna vitalità ungherese, che compensa l’aria antica e istituzionale della struttura. In particolare, gli interni sono ispirati a un’antica fiaba dal titolo The Golden Stag and the Turul Bird (Il Cervo d’oro e l’Uccello Turul). Entrambi sono animali mitologici ungheresi: la leggenda del Csodaszarvas – il Cervo – arriva da una Cronaca del XIII secolo (Gesta Hunnorum et Hungarorum di Simon Kéza). La fiaba narra che, durante una battuta di caccia, i fratelli Hunor e Magor – figli di Nimrud (sovrano dell’antica Mesopotamia) – si persero trovandosi di fronte una cerva dorata che li condusse nei Carpazi. Il cervo della fiaba è oggi un animale della mitologia ungherese (considerato protettore dei cacciatori, tra le altre cose) e lo ritroviamo spesso nelle sale del Kimptom BEM Budapest, a partire dalla hall dove un’enorme statua ne riproduce le fattezze.
Ma c’è altro: la reception ha il design di uova sottosopra (simbolo di eternità per Wanders) e, in tutta la struttura, spuntano disegni e illustrazioni che omaggiano le creature mitologiche ungheresi e anche la flora tipica della nazione, tra cui margherite e tulipani. Il Kimpton BEM Budapest rappresenta, in breve, l’essenza dell’Ungheria – tra radici e contemporaneità – senza rinunciare al lusso: è un’immersione nell’immaginario ungherese, tra storia e leggenda.