Dal 17 novembre 2024 al 23 marzo 2025, il Museo d’Arte della Svizzera Italiana (MASI) di Lugano presenta una straordinaria mostra dedicata a Ernst Ludwig Kirchner e agli artisti del gruppo Rot-Blau, curata da Cristina Sonderegger. L’allestimento permette di immergersi nell’opera di uno dei massimi esponenti dell’espressionismo del Novecento, esplorando il dialogo tra il maestro tedesco e una generazione di giovani artisti basilesi influenzati proprio dalla sua visione.
Nato nel 1880 ad Aschaffenburg, Kirchner è stato un protagonista assoluto dell’avanguardia tedesca. Cofondatore del gruppo Die Brücke, ha contribuito a rivoluzionare il linguaggio artistico del Novecento, opponendosi al formalismo accademico con opere che traducono l’interiorità dell’artista attraverso colori intensi e linee marcate.
Nel 1917, segnato dalle esperienze della Prima Guerra Mondiale, Kirchner si trasferisce nei pressi di Davos, nei Grigioni. Questo cambiamento non solo influenza profondamente il suo stile, ma lo porta a ispirare una nuova generazione di artisti, come Hermann Scherer, Albert Müller e Paul Camenisch. Saranno proprio loro a fondare il gruppo Rot-Blau, attivo anche nel Mendrisiotto.
La mostra: un percorso tematico e storico
L’esposizione al MASI presenta una selezione di dieci opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, che coprono un arco temporale significativo nella produzione di Kirchner. Particolare attenzione viene dedicata ai suoi anni nei Grigioni, con dipinti che raccontano il passaggio dalla frenesia urbana di Berlino ai paesaggi alpini e alle scene di vita rurale.
Tra le opere in mostra, spiccano:
- Alpküche (Cucina alpestre, 1918), in prestito dalla Collezione Thyssen-Bornemisza di Madrid, che ritrae l’interno della Stafelalp, dimora estiva dell’artista;
- Bauernmittag (Il mezzogiorno dei contadini), dipinto confiscato dal regime nazista e presentato nella famigerata esposizione di “Arte degenerata” nel 1937;
- Tinzenhorn – Zügenschlucht bei Monstein, una potente rappresentazione del paesaggio alpino interpretato attraverso colori e forme espressivi.
L’influenza di Kirchner sui giovani artisti del Rot-Blau è evidente in opere come Waldlandschaft mit Bach (Paesaggio boschivo con ruscello), dove si ritrova lo stile che ha ispirato Scherer, Müller e Camenisch.
Ma la mostra non si limita a un’esplorazione artistica e approfondisce anche il contesto storico e culturale delle opere attraverso contenuti digitali e materiali informativi. I visitatori possono così scoprire il percorso stilistico di Kirchner e le circostanze storiche che ne hanno segnato produzione artistica e vita, culminata tragicamente con il suicidio nel 1938.
Un tributo al genio di Kirchner
L’esposizione del MASI celebra, dunque, la figura di Kirchner come uno degli artisti più influenti del Novecento, ma ne evidenzia anche il ruolo di mentore. Oltre alla sua capacità di ispirare nuovi linguaggi artistici. Così scrisse lo stesso artista nel 1921, celandosi dietro lo pseudonimo del critico d’arte Louis de Marsalle da lui inventato.
“Nelle nuove opere degli ultimi sei anni, i colori diventano puri e luminosi. È l’aria limpida delle montagne ad aver innescato questa nuova resa del colore… Le modifiche della forma e delle proporzioni non sono arbitrarie, bensì servono a rendere l’espressione mentale ampia e incisiva e a far percepire i colori nelle proporzioni consone all’espressione ricercata”.
Ernst Ludwig Kirchner e gli artisti del gruppo Rot-Blau
Museo d’Arte della Svizzera Italiana (MASI), Sede LAC, Lugano
17novembre 2024 – 23 marzo 2025
Curatrice: Cristina Sonderegger
Info e biglietti: MASI Lugano