Nella splendida cornice di Roma Arte in Nuvola 2024, nella Nuvola di Fuksas, incontriamo Jacek Ludwig Scarso per farci raccontare la realtà della Fondazione Marta Czok. «La Fondazione Marta Czok – ci racconta – si basa sulla collezione di Marta Czok, nata nel 1947 a Beirut da genitori polacchi, che hanno trovato asilo politico a Londra nel dopoguerra. Ora è residente in Italia». La Fondazione nasce nel 2020: «Abbiamo aperto una collezione permanente a Castel Gandolfo – precisa Jacek Ludwig Scarso – e nel 2023 un ulteriore spazio, che è il nostro project space, a Venezia. Qui creiamo collaborazioni con diverse realtà, con particolare enfasi sull’est europeo».
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In mostra a Roma Arte in Nuvola, opere che «parlano della società in diversi aspetti – ci dice il curatore – dal politico al concetto di città. Fa parte di un ciclo di progetti che mettiamo in un progetto più grande, Archivum, attraverso cui esploriamo l’archivio storico di Marta Czok all’interno di diverse progettistiche. Da una mostra come questa a una retrospettiva in Piemonte».
«Sono il curatore, vivo a Londra. – conclude poi Jacek – Mi occupo però di mettere in atto questa comunicazione tra Venezia, Roma, Londra e il resto d’Europa. Per un periodo, nell’arte contemporanea, si pensava che la pittura fosse non così attuale. È una cosa superata ora, e infatti la Biennale di Venezia ha portato molta più pittura. Anche a Londra ci sono più movimenti per riscoprire la pittura, ma deve essere rinnovata come tipo di linguaggio. La realtà virtuale e progetti che hanno maggiore public engagement sono importanti proprio perché si vede che l’opera non è solo ciò che è attaccato al muro, ma anche ciò che comunichiamo al pubblico».