A Roma Arte in Nuvola l’installazione che misura l’emotività umana con l’IA

A Roma Arte in Nuvola 2024, nello spazio della Galleria Brescia, numerosi avventori della Fiera si sono fermati per sperimentare l’installazione prodotta da Adoratorio Studio: Child of Time. «È un’installazione interattiva e generativa. – ci spiega Arianna Magrini di Adoratorio – Oggi la vedete alla Fiera grazie a Galleria Brescia». Child of Time «ruota intorno ai due concetti di tempo e comunità, raccogliendo i dati cerebrali dei partecipanti. – ci spiega Arianna – Li suddivide in quattro cluster emotivi che mostrano la loro condizione in quel momento. Li ripropone poi sotto forma di due output: un output fisico che resta al partecipante e un output digitale che subisce il medesimo processo di degradazione della carta. Di fatto, porta l’immagine a scomparire nel corso di 10 anni».

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A Brescia, Adoratorio Studio e Galleria Brescia sono confinanti. Da questa vicinanza e da un naturale sodalizio, deriva la presenza di entrambe le realtà a Roma Arte in Nuvola 2024. «Ci occupiamo soprattutto di arte moderna. – dice Alessandro Novaglio della Galleria – Qui ci sono pezzi della scuola romana. Un fritto misto, cercando di cogliere nel segno qualche cliente romano. È stata una bellissima esperienza, sorprendentemente cool».

Child of Time utilizza invece l’IA: dall’arte moderna, nello stand della Galleria, si passa dunque ai nuovi linguaggi comunicativi, ormai spunto per nuove esperienze artistiche. «Qualsiasi tecnologia pone sfide interessanti. – dice Arianna in proposito – Si aprono scenari finora inesplorati, quindi è giusto indagarli con rispetto e considerazione del pregresso. Per noi, però, amplia i confini del dialogo tra uomo e macchina e rende le sperimentazioni artistiche interessanti».