Angelo Accardi, figura di spicco nel panorama artistico internazionale, è protagonista all’Art Basel Miami con la mostra The Garden of Eden, presso la prestigiosa Eden Gallery. Dal 3 all’8 dicembre, infatti, è visitabile l’esposizione che segna un punto culminante per l’artista che ha vissuto un 2024 straordinario. The Garden of Eden è un’esperienza immersiva e surreale che porta il visitatore nel cuore del celebre giardino delle tentazioni, dove arte e mito si incontrano.
Al centro della sala troneggia un imponente albero simbolico – evocazione del paradiso terrestre – mentre la figura di Eva incarna la seduzione dell’arte stessa. Con il suo inconfondibile linguaggio pop-surrealista, Accardi trasforma il nonsense in senso, generando paradossi temporali e logici che catturano l’immaginario contemporaneo.
I suoi lavori sono un gioco di citazioni tra arte classica, cultura di massa e personaggi iconici. Accardi, infatti, crea dialoghi tra epoche, fondendo il Rinascimento italiano con le icone del presente, per dare vita a composizioni affascinanti, ironiche e colorate. Un approccio visionario personalissimo che è valso all’artista una crescente popolarità anche oltreoceano.
Un anno di successi globali
Il 2024 ha segnato tappe fondamentali per Accardi, maestro del Pop Surrealism. Dalla personale Icarus’ Dream al Palazzo Donà dalle Rose per la Biennale di Venezia alla partecipazione alla Biennale di Dakar, dove ha presentato un’opera ispirata alla ‘maschera nera’. Evocata dal poeta Léopold Sédar Senghor, simbolo della fondazione promotrice dell’evento. Fino alla celebrazione sulla copertina dell’Atlante dell’Arte Contemporanea (Giunti), scelto in collaborazione con il Met di New York.
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La sua arte, capace di unire classico e contemporaneo, ha ottenuto anche il prestigioso riconoscimento della copertina del CAM, Catalogo dell’Arte Moderna 2025 (Editoriale Giorgio Mondadori). Questo ulteriore tributo consacra la sua visione artistica, che continua a riscrivere le regole del linguaggio visivo.
The Garden of Eden rappresenta, quindi, una nuova occasione per scoprire l’immaginario onirico di Accardi e la sua capacità di reinterpretare simboli e miti universali.
Immagini: NYC – The Garden of Eden @archivio fotografico studio Accardi