La nomina di Koyo Kouoh come curatrice della Biennale di Venezia 2026 ha acceso un faro sull’arte contemporanea africana: Kouoh sarà infatti la prima donna africana a dirigere il prestigioso evento artistico e darà indubbiamente un nuovo impulso al fermento creativo del continente. Già direttrice dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (Zeitz MOCAA) a Cape Town, in Sudafrica, Koyo Kouoh ha saputo esplorare le complesse identità della soggettività nera, contribuendo a ridefinire la comprensione dell’arte africana nel contesto internazionale. In particolare, cogliamo l’occasione per un approfondimento sulla vivissima scena artistica sudafricana, a partire proprio dallo Zeitz MOCAA, una vera eccellenza.
Sudafrica – Cape Town
Zeitz MOCAA (Museum of Contemporary Art Africa)
Situato nel cuore del V&A Waterfront di Cape Town, lo Zeitz MOCAA è uno dei principali musei d’arte contemporanea in Africa. Oltre alla permanente e a una selezione curatissima di esposizioni temporanee, ospita il BMW Centre for Art Education per attività didattiche e gestisce l’Atelier, uno spazio dedicato agli artisti emergenti di Cape Town. Si distingue per la sua posizione apolitica e per la sua missione orientata a sostenere i diritti umani e la libertà di espressione.
Nel 2025 sono attese quattro mostre imperdibili che intrecciano cultura, storia e contemporaneità. La prima è One Must Be Seated, la personale dell’artista ghanese-americana Rita Mawuena Benissan, che rientra in un ciclo dedicato ad artisti africani in cui celebra i simboli Akan attraverso arazzi, sculture, fotografie e video, reinterpretando questi oggetti con materiali contemporanei in collaborazione con artigiani tradizionali (fino al 5 ottobre 2025). A Seat at the Table, parte del programma del MOCAA Art Club, coinvolge invece 16 adolescenti di Cape Town in un viaggio artistico di cinque mesi che esplorerà il tema dell’identità nello spazio attraverso workshop tecnici e concettuali, promuovendo la coesione sociale e l’alfabetizzazione visiva (fino al 28 febbraio 2025).
Con UNDERSTUDIES, Nolan Oswald Dennis presenta la sua prima grande mostra personale in Sudafrica, curata da Thato Mogotsi. Le sue opere, concepite come simulazioni e modelli, interrogano il rapporto con la terra e l’autorità, utilizzando tecniche geologiche e cosmologiche (fino al 25 maggio 2025). Infine, con The Other Side of Now l’artista vietnamita-americano Tuan Andrew Nguyen dà spazio alle voci silenziate della storia vietnamita, senegalese e marocchina attraverso film e sculture (fino al 20 luglio 2025).
Christopher Moller Gallery e Under The Aegis
A Cape Town, la Christopher Moller Gallery ha sede in un’elegante casa vittoriana e offre un ambiente dove creatività e riflessione si incontrano, mentre Under The Aegis – fondata nel 2020 da Anelisa Mangcu – esplora l’identità africana attraverso mostre come BODYLAND, creando connessioni tra artisti e collezionisti a livello globale.
Everard Read e Stevenson Gallery
Everard Read è la più antica galleria commerciale africana, ancora oggi riconosciuta come polo internazionale dell’arte e visitabile a Cape Town, Franschhoek, e Johannesburg. La Stevenson Gallery (Cape Town, Johannesburg), oggi diretta dall’italiana Federica Angelucci, ha scelto di rappresentare artisti di spicco come Zanele Muholi – celebre per il suo lavoro sull’identità queer – e Penny Siopis, che tratta temi come trauma e memoria. Con l’apertura di una nuova sede ad Amsterdam, la galleria riconferma la propria visione internazionale e a consolidare il suo ruolo come uno dei principali attori nella promozione dell’arte contemporanea africana nel mondo.
Ellerman House e Kalashnikovv Gallery
Ellerman House è un art hotel a Cape Town che integra arte e ospitalità. La sua collezione d’arte, curata per riflettere la storia del Sudafrica, offre agli ospiti un’esperienza immersiva nella scena artistica locale. Da segnare in agenda anche Kalashnikovv Gallery, che collabora con artisti emergenti e affermati per ricostruire il ruolo dell’arte nella società moderna.
Goodman Gallery
Fondata nel 1966 a Johannesburg, la Goodman Gallery si è distinta per il suo impegno verso l’arte politicamente e socialmente impegnata, anche durante l’apartheid. Oggi, con sedi a Cape Town, Londra e New York, la Goodman Gallery continua a promuovere un dialogo globale attraverso una programmazione che ruota intorno a temi come l’identità, la giustizia sociale e la crisi ambientale trattati tramite linguaggi artistici diversi.
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Sudafrica – Johannesburg
Oltre alle sedi di Everard Read, Stevenson Gallery e Goodman Gallery – già presenti anche a Cape Town – Johannesburg offre molti spazi artistici sorprendenti, anche nei luoghi più remoti.
BKhz
Nel quartiere hype di Rosebank – a Johannesburg – sorge BKhz. Fondata e diretta dall’artista visionario Banele Khoza, si distingue per la sua dedizione a promuovere talenti emergenti e amplificare voci fresche nel panorama artistico. Al centro della sua programmazione espositiva vi sono temi profondi e attuali, come l’identità, l’appartenenza e la giustizia sociale.
The Manor
Tra gli spazi più innovativi, The Manor è molto più di una galleria, tanto che il National Geographic l’ha inserito tra le migliori 20 destinazioni culturali. Fondato dal fotografo sudafricano Trevor Stuurman e situato presso il complesso multifunzionale di 44 Stanley Avenue a Johannesburg, comprende uno spazio espositivo e un concept store dove sfogliare l’omonimo magazine. Tra gli eventi spicca la personale dell’artista Jakinda Boya Cash 4 Gold, in cui esplora i complessi intrecci tra valore, materialismo e identità nel contesto contemporaneo.
Nirox Sculpture Park
Immerso nel paesaggio idilliaco della Cradle of Humankind, Patrimonio dell’Umanità UNESCO vicino a Johannesburg, il Nirox Sculpture Park è un esempio straordinario di come l’arte possa dialogare con la natura. Creato con l’obiettivo di promuovere la creatività in un contesto unico, questo spazio artistico ospita una collezione permanente di sculture all’aperto realizzate da artisti internazionali e sudafricani. A ciò si aggiungono mostre temporanee e residenze artistiche che favoriscono la sperimentazione e la creazione di opere site-specific. L’approccio curatoriale di Nirox è incentrato sull’interazione tra arte, ecologia e contesto storico, con il fine di sensibilizzare i visitatori sull’importanza della sostenibilità e della conservazione ambientale.
Saxon Hotel
La collezione d’arte dello storico Saxon Hotel di Johannesburg, famoso per aver ospitato Nelson Mandela quando uscì dalla prigione e recentemente rinnovato, espone opere di artisti locali o internazionali con un particolare legame con il Sudafrica, tra cui Hilton Edwards, Marcel Greyling e Titia Ballot.
Altro in Sudafrica
Karoo Art Hotel
Spostandosi verso est, alle porte del deserto del Karoo, il Karoo Art Hotel spazia tra pittura, scultura e fotografia e funge anche da residenza artistica, offrendo agli artisti un ambiente stimolante per esprimere la propria creatività.