Si è appena chiusa a Rovigo la mostra fotografica dedicata a Cartier-Bresson: è la più visitata di sempre a Palazzo Roverella.

La mostra Henri Cartier-Bresson e l’Italia chiude con numeri da capogiro: 37.159 visitatori, diventando l’esposizione fotografica più visitata di sempre a Palazzo Roverella. Un successo che supera il primato precedente, detenuto da Doisneau nel 2021, che con tre settimane di apertura in più aveva totalizzato 35.612 ingressi. Solo nell’ultimo giorno, oltre 1.400 persone hanno affollato le sale del museo. Affrontando anche lunghe code per ammirare gli scatti del maestro della fotografia del XX secolo.

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Curata da Clément Chéroux e Walter Guadagnini, la mostra ha registrato fin dall’inizio un’affluenza superiore a quella delle precedenti esposizioni fotografiche, con una crescita costante e inarrestabile che ha portato al risultato finale da record. Un successo che dimostra non solo la straordinaria attrattiva dell’artista e la sua capacità di creare un legame profondo con il pubblico, ma anche il prestigio sempre maggiore di Palazzo Roverella come polo espositivo di riferimento in Italia per l’arte e la fotografia.

Henri Cartier-Bresson
Henri Cartier-Bresson, L’Aquila, 1951 © Fondation Henri Cartier-Bresson _ Magnum Photos da Ufficio Stampa

Negli anni, grazie all’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dei suoi partner, Palazzo Roverella ha consolidato la propria reputazione, affermandosi tra le sedi espositive più autorevoli del Paese. Prestigio che verrà ulteriormente confermato dalla prossima grande mostra in programma: Hammershøi e i pittori del silenzio.

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Un progetto di eccellenza internazionale

Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, la mostra su Cartier-Bresson è stata realizzata in collaborazione con la Fondation Henri Cartier-Bresson di Parigi e la Fondazione CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino. Un progetto espositivo di altissimo livello, prodotto da Dario Cimorelli Editore, che ha portato a Rovigo uno dei più grandi fotografi del Novecento. E che, numeri alla mano, ha conquistato il pubblico come mai prima d’ora.

Immagini da Ufficio Stampa

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