Il Museo di Roma in Trastevere dedica una retrospettiva agli scatti del fotoreporter napoletano protagonista del secondo dopoguerra.
La fotografia come scelta di vita, come atto di libertà e testimonianza del proprio tempo. Dal 19 febbraio al 6 maggio 2025, il Museo di Roma in Trastevere ospita la mostra Nicola Sansone – La fotografia come libertà, u retrospettiva dedicata al fotografo napoletano Nicola Sansone (1921-1984), tra i protagonisti della scena fotogiornalistica italiana del secondo dopoguerra.
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L’esposizione, curata da Renato Corsini e Margherita Magnino, è promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Ed è organizzata dal Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana di Brescia, con servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Nicola Sansone è stato uno dei più importanti esponenti della cosiddetta “schiera romana” di fotoreporter, una generazione di fotografi che, tra gli anni ’50 e ’60, ha rivoluzionato il modo di raccontare la realtà attraverso l’obiettivo. In un’epoca in cui la fotografia era ancora fortemente legata agli schemi della stampa tradizionale, Sansone – insieme a colleghi come Caio Garrubba, Franco Pinna e Calogero Cascio – ha introdotto un linguaggio visivo innovativo. Capace di esplorare tematiche sociali, politiche e culturali con uno sguardo critico e autentico.
Come affermava Uliano Lucas, il lavoro di Sansone e della sua generazione “getta il proprio sguardo oltre i consueti modi di utilizzare la fotografia nella stampa italiana del tempo. E scopre il linguaggio delle immagini come strumento di denuncia e di libertà, di rottura e di indipendenza”.
Il percorso della mostra: un viaggio tra Italia, Europa e mondo
L’esposizione ripercorre l’intera carriera di Nicola Sansone, presentando circa 60 fotografie in bianco e nero, stampate ai sali d’argento su carta baritata. Le immagini raccontano, così, un viaggio che attraversa l’Italia del dopoguerra tra periferie urbane, borgate e nuovi luoghi di aggregazione. Fino ad arrivare ai grandi eventi internazionali.
Tra i principali reportage esposti, spiccano le immagini dell’Italia degli anni ’50 e ’60, testimonianza visiva del profondo cambiamento sociale e culturale del Paese. Accanto a queste, trovano spazio scatti inediti legati al mondo del cinema e della cultura, con ritratti intensi di figure iconiche come Stefania Sandrelli, Claudia Cardinale, Monica Vitti, Lucia Bosè, Eugenio Montale e Cesare Zavattini.
Il percorso si allarga poi oltre i confini nazionali, con reportage che raccontano la storia e le tensioni politiche del Novecento. Dalla Cuba di Fidel Castro ai paesi del socialismo reale, passando per le guerre di decolonizzazione in Africa, con immagini della crisi algerina e della difficile situazione in Congo.
Infine, una sezione è dedicata al mondo del lavoro, con scatti che documentano la condizione operaia e contadina, restituendo un ritratto autentico di un’epoca segnata da profonde trasformazioni sociali ed economiche.
Dopo la sua scomparsa nel 1984, l’archivio di Nicola Sansone è rimasto a lungo custodito dalla figlia Lea, che lo ha sempre considerato “il mio tesoro nascosto”. Solo nel 2020, grazie al lavoro di Renato Corsini, il materiale è stato finalmente organizzato e valorizzato, permettendo di riscoprire il grande valore artistico e storico delle sue immagini.


Informazioni utili
Museo di Roma in Trastevere – Piazza S. Egidio 1b, Roma
19 febbraio – 6 maggio 2025
Orari: dal martedì alla domenica, 10:00 – 20:00 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura) / chiuso il lunedì e il 1° maggio
Biglietti:
- Intero: € 12,00
- Ridotto: € 7,50
- Residenti Roma Capitale: Intero € 7,50 | Ridotto € 6,50
- Ingresso gratuito per i possessori della MIC Card
Immagini da Ufficio Stampa