Firenze torna a brillare d’oro e storia grazie alla mostra ‘In Luce l’Oscurità Volgendo’ delle sorelle orafe Daniela e Marzia Banci.
Dal 30 marzo al 28 aprile, la Rotonda Brunelleschi del Museo De’ Medici (Via del Castellaccio) ospita In Luce l’Oscurità Volgendo, mostra delle sorelle orafe Daniela e Marzia Banci. Dopo la sfilata del 2011 a Palazzo Pitti con Il cielo per una stella e un gioiello esposto permanentemente al Museo degli Argenti, le artiste padovane di origini marchigiane riportano a Firenze la loro arte, ispirata al legame tra il Ducato di Urbino e i Medici.
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L’inaugurazione è fissata per sabato 29 marzo alle 17:00, con Daniela e Marzia affiancate dalla storica dell’arte Maria Anna Di Pede e l’assessore Andrea Colasio. Con loro il direttore del museo Samuele Lastrucci e il giornalista Andrea Panzavolta.

Nei lavoro delle sorelle Banci, le relazioni che unirono la dinastia medicea ai duchi urbinati diventano gioielli. Vittoria, figlia di Claudia de’ Medici e di Federico Ubaldo Della Rovere, sposò il granduca di Toscana Ferdinando II divenendo simbolo del legame che segnò la storia della casata toscana con la nascita del futuro granduca Cosimo III. Vittoria Della Rovere è l’icona di questa mostra, che celebra i 44 anni di lavoro delle sorelle nel loro laboratorio padovano.
Dopo aver incantato oltre 2.000 visitatori a Padova, In Luce l’Oscurità Volgendo arriva a Firenze con una collezione che intreccia Marche e Toscana. Spille, collane e preziosi rileggono la storia del Ducato di Urbino, dalla sua ascesa con i Montefeltro alla fusione con i Medici, in un omaggio intimo e filosofico.
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Tra Urbino e Firenze: l’arte delle Banci
Nella Rotonda Brunelleschi, aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 (info: 333 3921744, marzia.banci@gmail.com), le opere brillano di dettagli. Marzia Banci dedica le sue spille alle rocche urbinati, fortezze incastonate nel paesaggio marchigiano. Tutte realizzate in argento, oro e acciaio, ornate da pietre e dipinti in miniatura che evocano le botteghe rinascimentali.


La serie I Duchi di Urbino ritrae dieci figure, da Oddantonio a Vittoria Della Rovere, unica donna, che unì le dinastie portando a Firenze un’eredità visibile oggi agli Uffizi. Daniela Banci, invece, si ispira allo Studiolo di Federico da Montefeltro, con la collana I Duchi d’Urbino. Argento, oro e cristallo di rocca narrano due secoli di storia, fra tradizione classica e innovazione.
Architette di formazione, le Banci trasformano il gioiello in un racconto per il quale la Rotonda Brunelleschi, con la sua forma ottagonale, diventa palcoscenico perfetto.
Immagini da Ufficio Stampa