Quaranta monitor ecosostenibili raccontano lo scioglimento die ghiacciai nell’installazione di Jacopo Di Cera alla fiera di Dubai.

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Dopo aver portato Sospesi al MIA Photo Fair 2025 (intervista qui), Jacopo Di Cera è pronto a volare a Dubai per presentare anche un’installazione inedita. Dal 18 al 22 aprile, infatti, l’artista sarà all’Art Dubai – Madinat Jumeirah, Emirati Arabi – con un’opera d’arte digitale dedicata al climate change e, in particolare, al collasso dei ghiacciai. Con questo intervento, Di Cera trasforma il dramma del cambiamento climatico in un’esperienza visiva potente.

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Selezionata per l’ingresso della fiera, RETREAT si compone di “quaranta monitor che raccontano lo scioglimento di un ghiacciaio sul Monte Bianco, mentre l’acqua continua a sciogliersi. Un’installazione, dunque, che ha un forte messaggio ambientalista per la quale i monitor utilizzati sono 100% sostenibili e completamente riciclati, in linea con il tema della sostenibilità dell’arte digitale presente in fiera”.

Jacopo Di Cera Reatrat

RETREAT, infatti, non è solo una proposta artistica ma un grido visivo sulla crisi climatica. Jacopo Di Cera parte dai numeri – il Brenva ha perso 300 metri di spessore in un secolo, di cui 200 negli ultimi vent’anni – e li traduce in una cascata di immagini in movimento. Così, i monitor, disposti verticalmente, creano un loop continuo: dal ghiaccio monumentale alla sua dissoluzione in acqua, un ciclo infinito che riflette il surriscaldamento globale.

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Sostenuta da CIFRA, l’installazione è un esempio di coerenza ecologica: i monitor, realizzati con materiali sostenibili, incarnano il messaggio di RETREAT. “La tecnologia stessa viene ridefinita come strumento di consapevolezza e sensibilizzazione con un’opera che dimostra come il digitale possa non solo documentare il cambiamento climatico, ma anche trasformarlo in un’esperienza che tocca emotivamente il pubblico, spingendolo all’azione”, conclude Di Cera.

Immagini via HF4

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