Una piccola statua in bronzo di età romana imperiale riportata all’antico splendore con tecniche innovative

Per la rassegna Caring for Art. Restauri in mostra, promossa dall’Opificio delle Pietre Dure, dal 1 aprile 2025 sarà visibile nel Museo dell’OPD la piccola statua di Satiro che si guarda e si tocca la coda del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

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Si tratta di una delle migliori repliche di età romana imperiale – se ne conoscono diverse versioni – di un originale ellenistico probabilmente in bronzo, caratterizzato dal  movimento  complesso e vorticoso. Il progetto Caring for art nasce per far conoscere il lavoro degli undici settori di restauro dell’Istituto fiorentino, con l’esposizione di alcune opere a restauro concluso prima che siano restituite alle proprietà.

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Satiro che si guarda e si tocca la coda  è stato già oggetto di un restauro integrativo tardo-cinquecentesco, tipico degli ambienti collezionistici romano e fiorentino, che ha completato le due sole porzioni antiche: la testa e il tronco. Dalle indagini petrografiche condotte in occasione del restauro è stato possibile identificare con esattezza le integrazioni moderne e chiarire che le due parti antiche, testa e busto, provengono da due statue differenti.

Inoltre le ricerche archivistiche hanno consentito di ricostruire la storia della statuetta e di accertare la sua provenienza dalla collezione di Niccolò Gaddi, noto esponente delle istituzioni fiorentine, molto vicino a Francesco I e Ferdinando I de’ Medici, per i quali trattò tra l’altro vari acquisti di antichità a Roma.

Caring for art, nuove tecniche di restauro

Come per tutti i restauri dell’Opificio, anche questo è stato l’occasione per applicare tecniche all’avanguardia, come il laser per la pulitura delle superfici, e per sperimentazioni innovative, come l’applicazione di batteri siderofori per alleggerire la colorazione di macchie color ruggine presenti sul marmo, o la scansione e modellazione 3D per ricavare le integrazioni necessarie a colmare alcune lacune mediante stampe in resina rivestite di polvere di pietra macinata e resina acrilica.

La scultura  è giunta nei laboratori dell’Opificio a dicembre del 2019 dai depositi di Villa Corsini a Castello, dove era stata ricoverata con altre sculture del Museo Archeologico di Firenze a metà degli anni Ottanta del Novecento, con l’avvio del progetto di ripristino delle sale danneggiate dall’alluvione del 1966. Nel 1950 era collocata nel “Salone delle sculture” e prima ancora sotto l’Arcata X del giardino del Museo come si apprende dalla Guida del Regio Museo pubblicata da Milani nel 1912. Fu proprio Milani a selezionare questo piccolo capolavoro ellenistico per il Museo che andava costituendo, ed in questo Museo il Satiro farà finalmente ritorno, a esposizione conclusa, dopo tanti anni.

Restauro consapevole, una occasione privilegiata di conoscenza

“Grazie alla visione ravvicinata il pubblico del museo potrà comprendere in pieno, girandoci intorno, la raffinata idea compositiva che coglie la figura in un movimento rotatorio fatto di contrapposti” dice Emanuela Daffra, soprintendente dell’Opificio “e potrà anche apprezzare la maestria esecutiva delle parti originali, come la mano infantile che poggia delicatamente sul fianco. L’osservazione sarà accompagnata da alcune anticipazioni delle molte novità emerse nel corso dell’intervento: ancora una volta le molteplici ricerche necessarie per un restauro consapevole ne hanno fatto una occasione privilegiata di conoscenza”

Dove e quando

Caring for Art. Restauri in mostra – Esposizioni temporanee al Museo dell’OPD

«Il Satiro che si guarda e si tocca la coda del Museo Archeologico Nazionale di Firenze»

Dal 1 aprile al 31 maggio 2025

Museo dell’Opificio delle Pietre Dure

Via degli Alfani 78 – Firenze

Orari di apertura: lunedì-sabato 8.15-14.00

L’accesso è compreso nel costo del biglietto di ingresso al Museo (intero 6,00 €, ridotto 2,00 €).

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