La donazione dell’artista al Mart di Rovereto viene esposta nel Foyer dell’Archivio del ’900 in un dialogo tra stampa e pittura.
Fino al prossimo 29 giugno, il Mart di Rovereto celebra Guido Strazza con la mostra Libri d’Artista di Guido Strazza – La Donazione al Mart, allestita nel Foyer dell’Archivio del ’900. Curata dall’Archivio stesso, l’esposizione presenta un nucleo straordinario donato dall’artista nel 2018. Si tratta, in particolare, di 32 libri d’artista, 28 incisioni, 20 disegni a pastello, inchiostro e tempera, e un grande dipinto su tela, opere che attraversano il suo percorso dal 1940 al 2016. Un omaggio a un maestro della pittura e dell’incisione italiana.
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Nel 2018, grazie all’intervento di Giuseppe Appella – autore del Catalogo generale dell’opera incisa (Allemandi, 2020) – Strazza dona al Mart una raccolta preziosa, un dialogo tra stampa e pittura. La mostra attinge proprio a questo patrimonio, esponendo lavori come la cartella Cuzco – Machu Picchu (1953) e Novena (2002).

Il percorso evidenzia l’evoluzione dell’artista: dai rapporti segno-luce e luce-geometria degli esordi a una gestualità sempre più libera. “Un’importante raccolta”, la definiscono i curatori, che testimonia una ricerca lunga oltre settant’anni, tra rigore tecnico e poesia visiva.
Un viaggio artistico
Nato a Santa Fiora (Grosseto) nel 1922, Strazza esordisce sotto la guida di F.T. Marinetti, partecipando a mostre di aeropittura futurista a Roma e Venezia. Laureato in ingegneria nel 1946, abbandona presto la professione per l’arte. Tra il 1948 e il 1953 esplora il Sudamerica – Perù, Cile, Brasile – affascinato dall’arte preincaica e iniziandosi all’incisione con Fayga Ostrower a Rio.
Espone alle Biennali di San Paolo (1951, 1953), poi torna in Italia: Venezia, Milano e, dal 1963, Roma, dove si lega alla Calcografia Nazionale. Qui, con il calcografo Antonio Sannino, perfeziona le sue tecniche, esponendo alla Biennale di Venezia del 1968 e del 1984. Tra i riconoscimenti, i Premi Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei: nel 1988 per la grafica, nel 2003 per l’incisione
A Milano (1957-1963) nascono i Racconti segnici, pitture su rotolo, e cicli come Balzi rossi (1958) e Paesaggio olandese (1961). A Roma, negli anni ’60, collabora con Maurizio Calvesi alla Calcografia, sviluppando incisioni che fondono precisione e sperimentazione. Negli anni ’70 insegna con Giulia Napoleone, mentre nel 1979 esce Il gesto e il segno (Scheiwiller). Seguono serie come Trama quadrangolare (Palazzo Reale, 1979), Ricercare, Orizzonti olandesi e Archi. Mostre antologiche segnano il suo percorso: Calcografia Nazionale (1990), Basilica Palladiana (2005), Galleria Nazionale di Roma (2017) – che accoglie il suo archivio – e Accademia di Belle Arti di Roma (2022-2023) per i suoi 100 anni.

Mart Rovereto
Corso Bettini, 43
38068 Rovereto (TN)
Orari
mar, mer, gio, dom: 10.00-18.00
ven, sab 10.00-19.30
lunedì chiuso
Tariffe
Intero 15 Euro
Ridotto 10 Euro
Gratuito fino ai 14 anni e persone con disabilità
Immagini da Ufficio Stampa