Dallo scorso 8 aprile, il Museo Nazionale dell’Automobile (MAUTO) di Torino presenta MAUTO Future Mobility, un’iniziativa ambiziosa che unisce innovazione, ricerca e partecipazione per promuovere la mobilità sostenibile. Ideato in collaborazione con università, centri di ricerca e aziende, il progetto si articola in quattro ambiti – esposizione, divulgazione, educazione e networking – con l’obiettivo di diffondere conoscenza e sensibilizzare i cittadini verso un futuro a zero emissioni.
Con MAUTO Future Mobility, il Museo Nazionale dell’Automobile si reinventa come punto di riferimento per la mobilità del domani. Dopo il successo della mostra Drive Different nel 2023, che esplorava l’evoluzione dell’automobile, il MAUTO lancia ora un progetto stabile e dinamico, in linea con l’obiettivo di neutralità carbonica di Torino entro il 2030. Come sottolinea il presidente Benedetto Camerana, “Future Mobility è un nuovo museo nel museo”, un ponte tra la storia dell’auto e le innovazioni che ridisegneranno le città.


Cuore del progetto è Spazio Futuro, una nuova sezione espositiva progettata da Leftloft in collaborazione con Fondazione LINKS e Herbert Simon Society. Questa area interattiva si sviluppa in quattro sale – Osserva, Cammina, Esplora e Orienta – pensate per coinvolgere i visitatori in un viaggio alla scoperta della mobilità sostenibile.
Attraverso allestimenti multimediali, prototipi all’avanguardia e dispositivi interattivi, Spazio Futuro esplora tecnologie come veicoli a zero emissioni, strade intelligenti e mobilità urbana aerea. Le sale guidano il pubblico in un percorso di consapevolezza: da visioni futuristiche del passato a postazioni con tag NFC che registrano le scelte dei visitatori, stimolando una riflessione sul ruolo individuale nella transizione ecologica.
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Come spiega Maurizio Arnone, curatore della sezione e responsabile di Future Cities & Communities presso Fondazione LINKS, “il focus è su città più sostenibili, sicure e inclusive. Dove la pianificazione integrata di mobilità, energia e urbanistica è cruciale”.
La ricerca al servizio dei cittadini
Un elemento distintivo di MAUTO Future Mobility è il dialogo con il mondo accademico. Grazie a un Protocollo di Intesa con MOST-Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, la sala Esplora ospita i risultati della ricerca applicata, rendendo l’innovazione accessibile a tutti. “La ricerca esce dagli ambiti accademici e incontra le persone”, afferma Gianmarco Montanari, direttore generale di MOST, evidenziando come il progetto favorisca un apprendimento continuo.
La Herbert Simon Society contribuisce quindi con un approccio comportamentale, promuovendo la Future Literacy, ovvero la capacità di anticipare le conseguenze delle scelte odierne. “Spazio Futuro è il primo spazio museale italiano che integra previsione, policy e innovazione”, spiega Riccardo Viale, segretario generale della società. I dati raccolti dai visitatori, analizzati in tempo reale, alimentano un aggiornamento costante dei contenuti, rendendo la sezione una piattaforma viva e in evoluzione.
MAUTO Future Mobility non si limita all’esposizione. Il progetto include:
- un programma educativo per scuole, con laboratori che avvicinano i giovani ai temi della sostenibilità.
- un Public Program di incontri aperti a cittadini e professionisti, per discutere innovazioni e normative.
- il Future Mobility Lab, un hub di ricerca e networking che connette esperti, aziende e istituzioni.
Queste attività trasformano il MAUTO in un luogo di confronto, dove le domande della comunità trovano risposte concrete. Dai trasporti pubblici modulari alle nuove tecnologie per la sicurezza, il progetto offre strumenti per navigare il cambiamento, promuovendo comportamenti responsabili.
Il progetto si fonda su una rete di collaborazioni prestigiose: partner scientifici come Fondazione LINKS, Herbert Simon Society e MOST-Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, istituzioni come la Camera di Commercio di Torino e l’Unione Industriali Torino, e aziende quali CA Auto Bank, ENI, PETRONAS, Poste Italiane, Teoresi Group e Reale Mutua. Questa sinergia rende MAUTO Future Mobility un modello di partecipazione attiva, capace di unire ricerca, industria e comunità.
Immagini da Ufficio Stampa