Heroes è il nuovo lavoro della pianista romana Alessandra Celletti (in collaborazione con Alberto Tre), composto in questi mesi di pandemia che si stanno rivelando, per lei, artisticamente molto prolifici. Manca, naturalmente, la dimensione live, ma questa sicuramente ritornerà in un futuro che ci auguriamo tutti, prossimo. Dopo un album dedicato ai grandi del minimalismo (Minimal) arriva così un EP davvero interessante ed originale nei suoi contenuti. Tutto nasce dalla fertile mente di Ian Urbina, giornalista investigativo del «New York Times», che ha viaggiato da una parte all’altra del mondo a bordo di imbarcazioni – pescherecci, flotte della guardia costiera, navi di pattuglia della polizia marittima, vascelli di gruppi ambientalisti – per documentare ciò che accade in mare aperto. Nel suo libro The Outlaw Ocean (Oceani fuorilegge) racconta storie di trafficanti e contrabbandieri, di schiavi e clandestini, ma anche di ecologisti, di medici, di volontari. Ed in merito lo stesso Urbina spiega: “La regola della legge in mare diventa liquida, quando non si sgretola del tutto.» Nel corso di questi viaggi per mare, oltre a raccogliere testimonianze, materiale fotografico e video Urbina ha anche registrato e archiviato un notevole materiale audio che documenta, attraverso i suoni queste realtà contraddittorie. E qui entra in gioco la sua idea: selezionare e coinvolgere compositori provenienti da diverse parti del mondo per scrivere musiche originali nelle quali miscelare i suoni “reali” da lui accuratamente raccolti. Tra i musicisti che hanno colpito la sua attenzione c’è, naturalmente, la pianista e compositrice Alessandra Celletti, contattata da Urbina il 5 Marzo 2020, e che in merito osserva: “Durante i giorni del lockdown è stato dunque questo il mio lavoro: realizzare nuove composizioni e fonderle con il suono stesso delle onde, il rumore dei ferri delle navi, le voci dei pescatori e dello stesso Urbina. A questi suoni, spesso stridenti, fa da contrappunto la bellissima voce del soprano Rosaria Perini nel brano “333 Whales. Per realizzare questo progetto ho lavorato insieme ad Alberto Tre il cui ruolo, è stato fondamentale per poter dare voce a 360 gradi a questo mondo così complesso e a questa doppia realtà che l’Oceano può rappresentare: quella di una libertà assoluta e quella di una terribile prigione”. Il risultato è un lavoro ispirato ed affascinante con alcune sorprese, anche per chi conosce bene la Celletti (il post prog/punk della title/track). Un EP (già disponibile su Spotify e su tutte le piattaforme digitali) che mette perfettamente in luce i profondi contrasti osservati e testimoniati da Urbina e le diverse storie umane da lui catturate (attraverso il relativo materiale fotografico, video ed audio).