Northbound Stawaway è il brano che anticipa l’uscita del nuovo album, The Watchful Eye of the Stars. Si tratta del nono lavoro per il cantautore e paroliere residente in Irlanda, ma nato a Sliema (Malta).
In una notte di tempesta in Irlanda, il fratello di Adrian Crowley portò a casa un corvo ferito. Dopo essersi preso cura di esso per un po’, il corvo volò via da solo. Crowley scrisse una storia, che in seguito sarebbe diventata Crow Song,il titolo di un brano del suo nuovo e nono album in studio, The Watchful Eye of the Stars (in uscita il 30 aprile prossimo su Chemikal Underground). Il lavoro è anticipato dal primo singolo e video Northbound Stowaway. D’altronde per Crowley il processo creativo è un evento organico piuttosto che una pratica che si sente obbligato a regolare o controllare. Si avvicina ai testi proprio come scrive racconti. “Le canzoni sono a cavallo tra il mondo conscio e inconscio e alcune sono anche psichedeliche nella mia mente, ma per me sono tutte insieme storie vere e nate da un altro luogo“, afferma lo stesso Crowley. Nel realizzare l’album il cantautore, nato a Slieme (Malta), ma residente a Dublino, si è diviso tra la registrazione in studio e quella casalinga, mentre John Parish (Aldous Harding, PJ Harvey) ha prodotto il tutto. Le contraddizioni e le complessità così sono rimaste e le canzoni sembrano quasi come un sogno raccontato al risveglio. Questo minimalismo è stato poi arricchito in studio da Parish ed altri musicisti. Jim Barr dei Portishead ha contribuito al contrabbasso ed è stato chiamato a creare parti di Watchful Eye a Bristol. Nadine Khouri e Katell Keineg sono state invitate come cantanti di accompagnamento ospiti, facendo una gita di un giorno rispettivamente da Londra e Cardiff. Parish stesso ha contribuito anche con la strumentazione, il suo caratteristico senso drammatico ha conferito al lavoro di Crowley un nuovo aspetto, senza oscurare quello derivato dal già citato minimalismo. Potendo usufruire dei membri del Crash Ensemble di Dublino solo per pochi giorni, Crowley ricorda di essere rimasto sveglio tutta la notte a scrivere parti di archi per Northbound Stowaway, il primo singolo che anticipa l’album, registrato la mattina seguente. Un episodio che conferma la dimensione artistica di un personaggio valido e davvero particolare nell’ambito musicale indie internazionale.