Nuovo progetto di Dente, ‘Santa Tenerezza’ propone una deliziosa copertina di cui l’artista ci racconta la genesi (spoiler: c’entra l’IA).

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Un corpo sospeso, braccia e gambe che emergono da una nuvola soffice contro un cielo azzurro terso. La copertina di ‘Santa Tenerezza’, il nuovo album di Dente, è un’immagine che cattura immediatamente lo sguardo e introduce l’ascoltatore in un mondo di leggerezza dai risvolti malinconici. Disponibile sia in formato fisico sia digitale, il disco arriva dopo i singoli Senza di me, Favola e M’annegasti, che avevano già anticipato il ritorno dell’artista con un progetto intimo e poetico.

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L’artwork, in questo senso, è il manifesto visivo dell’album: una figura umana che sembra fluttuare, avvolta da una nuvola che nasconde il busto, lasciando visibili solo le estremità. La sensazione che se ne ricava è quella di sospensione, di un equilibrio fragile tra cielo e terra, fra realtà e sogno, proprio come le canzoni di questo lavoro. La nuvola, simbolo di leggerezza ma anche di transitorietà, riflette il tema centrale del disco: l’amore che cambia, si trasforma, ma non svanisce mai, restando impresso nella memoria e nel cuore.

Dente Santa Tenerezza
Cover da Ufficio Stampa

“‘Santa tenerezza che ancora mi colpisci, ti prego non volare via’”, canta Dente. Parole che sembrano trovare un’eco perfetta proprio nella copertina. “È una frase che si trova all’interno della canzone Non ci pensiamo più”, ci racconta il cantautore. “È il mio modo di dire che questa parte di me – il mio carattere, la mia sensibilità, la tenerezza con cui guardo alla vita, alle persone e ai rapporti – è qualcosa che non voglio perdere. ‘Ti prego non volare via’,come a dire: resta con me e non abbandonarmi mai”.

L’immagine di copertina e l’intelligenza Artificiale

L’artwork l’ho realizzato io, con il supporto di Iacopo Gradassi, un bravissimo grafico che mi ha aiutato a sistemare le aberrazioni che crea l’intelligenza artificiale. Perché sì, è stato fatto con l’IA”, spiega quindi Dente. “Tutto nasce da un passaggio contenuto in Favole: ‘Vedo il tuo profilo in ogni nuvola’. È una frase che avevo scritto tantissimi anni fa, che mi portavo dietro da tempo, ma non riuscivo mai a inserirla in una canzone. Non trovava il suo posto. Poi, in questo disco, finalmente l’ha trovato.

Così, proprio “partendo da questa suggestione, ho iniziato a sperimentare con l’intelligenza artificiale per creare una nuvola che avesse un profilo di donna. All’inizio i risultati erano terribili, cose orribili davvero! Poi, dopo molti tentativi, è uscita questa figura: una donna strana, indefinita, che sembra emergere dalla nuvola. Non si capisce bene se stia volando, cercando di uscire o dissolvendosi.

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Frutto di svariati tentativi, la versione finale è arrivata con le istruzioni giuste e un tocco finale tutto umano. “Ne ho generate tantissime, perché quei software sono diabolici: ti fanno perdere ore a provare versioni su versioni”, conferma Dente.“Una delle primissime che sono uscite continuava a colpirmi, aveva qualcosa di speciale. Ogni volta che la guardavo, sentivo che era diversa, più evocativa. E così è diventata la copertina del disco.

Mi piaceva l’idea di questa figura immaginaria e sfuggente, immersa in una nuvola. Le nuvole sono effimere, possono sparire da un momento all’altro, ingrandirsi o dissolversi. Cambiano forma in continuazione. E questa imprevedibilità ha qualcosa di profondamente poetico”.

Immagini da Ufficio Stampa

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