Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo e la pubblicazione del doppio album ‘Ritorno al Futuro / Back To The Future’, Elisa torna live. L’artista ha annunciato un ricchissimo calendario di eventi dal vivo con cui sarà sui palchi italiani a partire da maggio. Ma quello di Elisa non è tour come gli altri e basta fare due nomi per capire l’impegno alle spalle del progetto: ONU e Music Innovation Hub.
Nominata prima Alleata della Campagna SDG Action sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, la Toffoli parte con tre date evento a Verona. Il 28, 30 e 31 maggio l’Arena di Verona diventa un ‘Giardino della Musica’ grazie a Heroes 2022 di cui Elisa è Direttrice Artistica. Inoltre, per cinque giorni la città ospita una serie di iniziative – concerti, installazioni diffuse, meeting e incontri – per la promozione di un’innovazione tecnologica sostenibile e un’educazione “green”.
Sarà la prima tappa di un viaggio di oltre trenta appuntamenti, al via ufficialmente il 28 giugno da Bassano del Grappa. Nessuna regione è esclusa dal Back to the Future Live Tour che si divide tra arene outdoor e location speciali come parchi, cave, boschi, borghi antichi e luoghi di valore storico. Un vero e proprio festival itinerante con contenuti insieme a Music Innovation Hub e altri compagni di viaggio per sensibilizzare il pubblico sull’argomento green. Al centro, infatti, l’impegno ambientalista nel rispetto di un protocollo redatto dal Politecnico di Milano e MIH.
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Music for the Planet, l’impegno green di Elisa
A partire da Heroes Festival e, durante il tour, prenderà vita il progetto Music For The Planet a favore di Legambiente, per la messa a dimora di alberi in diverse aree italiane.“Io sono una goccia che cerca altre gocce – spiega Elisa – solo insieme possiamo lasciare qualcosa di significativo. Come persona mi sento in dovere di fare questo per la natura che ho sempre amato, non posso ignorare il problema. Solo così ha senso, per me, lavorare. È questo è solo l’inizio”.
Poi l’artista continua, addentrandosi nel progetto: “Passeremo dai concerti in quota alle 13 ai live serali, ma di base lo show sarà lo stesso. Al momento sono alle prese con un repertorio enorme e la lista di canzoni è già lunghissima. Se mi mettessi a cambiare gli arrangiamenti non ne uscirei più”, sorride.
“Mi è stato proposto anche di fare concerti solo con la luce diurna ma non ho accettato”, spiega poi Elisa. “Capisco che bisogna essere realisti e restituire al pubblico la magia dei concerti che è mancata in questi anni. Quello di cui sono molto contenta è che con me ci sarà una band di cinque elementi e cinque coristi, quindi il suono sarà molto organico e ricco. A Verona, poi, ai aggiunge un ensemble di archi e fiati”.
“Dalle piccole azioni individuali e continue può partire il cambiamento di un atteggiamento – afferma quindi la Toffoli. “La mia è quella speranza di ispirare un cambiamento nell’atteggiamento”
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La sostenibilità incontra l’arte
“Per me un concerto rimane un concerto”, continua Elisa specificando meglio caratteristiche e contenuti del suo Back to the Future Live Tour. “I contenuti devono essere poetici unendo intrattenimento e poesia. La sostenibilità ci sarà in maniera artistica, non voglio che tolga al concerto magia, trasporto e leggerezza. Per questo stiamo cercando di costruire tutto con grande equilibrio in modo che ci faccia sentire di celebrare la bellezza.
“Avremo video e contributi che parleranno di sostenibilità in relazione anche ai testi del mio ultimo album”, racconta ancora. “Ma tutto, nel concerto, avrà sfondo artistico. E con me ci saranno anche tanti ospiti tra i qual ad oggi possono annunciarne solo tre: Rkomi, Marracash ed Elodie”.
Sul tema della sostenibilità in senso stretto, invece, “ci saranno talk e proiezioni durante la giornata, come un’immersione in questa presa di coscienza del problema reale. La sera, invece, voglio viverla come uno sfogo. E poi, proseguo in autunno con la stessa formula che vuole creare un nuovo concetto di festa di paese e di piazza, se vogliamo in uno stato utopico di poesia, condivisione, arte, cultura e umanità.
“In questo tour ci sono tanti valori che si parlano e il segno che voglio lasciare è che vale il contenuto non la forma”, dichiara Elisa. “Il contenuto è molto più grande della forma, quindi dobbiamo uscire dai canoni estetici”.
Del resto l’impegno è strutturale e organizzativo, tiene a precisare la cantante: “Cambio il mio show per avere meno tir, rivolgendomi a produttori locali anche per il catering e le forniture, per esempio. Trovare parte delle strutture sul posto per far viaggiare meno materiali, stiamo progettando un palco con sistema video e luci che richieda meno spazio. Dobbiamo far parte del motore che accende la necessità di far pressione anche sulle istituzioni per creare infrastrutture sostenibili e accelerare il processo”.
Foto da Ufficio Stampa MN