Edizione numero dieci per il Wired Next Fest, festival dedicato alla cultura dell’innovazione che quest’anno è in calendario a Milano dal 24 al 26 maggio. E per l’appuntamento del decennale il tema portante che fa da filo conduttore è il futuro, occasione anche per un bilancio sul presente con lo sguardo rivolto in avanti.
A fare da cornice alla tre giorni sono i Giardini Indro Montanelli di Corso Venezia, che ospitano un programma di eventi (incontri, dibattiti, workshop e concerti) a ingresso libero e gratuito. “La parola futuro è assolutamente nelle nostre corde”, esordisce il direttore di Wired Italia Federico Ferrazza, che ricorda anche i dieci anni del magazine esportato per la prima volta proprio nel nostro Paese.
“La costruzione del futuro sarà il tema portante del Wired Next Fest 2019. – ha continuato Ferrazza introducendo l’evento alla stampa – Oggi si racconta la tecnologia come qualcosa che sta per invaderci o che vuole solo controllarci, ma non dobbiamo subire e basta. Vogliamo dare gli strumenti per costruire il futuro ovvero pensare a nuovi luoghi e modalità di lavoro così come di tutela. È importante capire come le tecnologie possono interagire con la società umana e come possono aiutarci nella formazione post scolastica. Poi ci sarà, ovviamente, il tema ambiente.”
È chiaro che occorre pensare a un compromesso sulla costruzione del futuro tra benessere umano e crescita sul lungo termine – conclude il direttore di Wired Italia –.
A rappresentare le istituzioni milanesi c’è innanzitutto l’Assessore alle politiche del lavoro Cristina Tajani che in conferenza ha sottolineato il ruolo di Wired tra le iniziative della città. “In questi anni la collaborazione con il comune di Milano si è andata consolidando, sviluppando una sintonia anche sui temi da proporre ai cittadini. È una sfida.
Tutto quello di ci si discuterà nel festival non ha ceto un esito definito, determinato a priori, perché riguarda l’innovazione e il progresso tecnologico. È ovvio, però, che le politiche di sviluppo contano e in questo i dibattiti che emergono durante la manifestazione sono un motivo di riflessione per l’assessorato e la sua policy. È uno stimolo costante.”
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Anche l’Assessore alla cultura Filippo Del Corno è d’accordo su questo punto: “È significativo che il festival generi un dibattito pubblico, grazie anche agli ospiti che favoriscono la circolazione di idee e proposte. La presenza sempre più pervasiva della tecnologia quotidianamente in città è un elemento interessante per iniziare a capire quello che sarà il futuro che ci aspetta.
E una bussola speciale quest’anno non può non essere la concomitanza con i 500 anni dalla morte di Leonardo, che tra le tante cose ci ha insegnato il rapporto tra uomo e natura e la modalità con cui l’uomo modifica la natura. Così come fece Leonardo con il carboncino, mi piacerebbe che questo Wired possa disegnare una vera prospettiva di sviluppo.”
Ospiti, exhibit, incontri e workshop al Wired Next Fest
La tre giorni milanese vede in campo 150 speaker da 11 nazioni diverse per un totale di oltre 130 appuntamenti, dei quali 17 live, 51 workshop e 17 exhibit. Fra gli ospiti più prestigiosi citiamo il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales, che parlerà di libertà di informazione, e l’attivista ex tecnico CIA Edward Snowden, colui che con le sue rivelazioni ha dato il via al Datagate.
E, ancora, tra gli speaker di questa edizione è atteso il President e Chief Operating Officer di Mattel Richard Dickson, con il quale si approfondirà il progetto di riduzione del gender gap in ambito STEM. Tanti gli interventi su questo tema, che vedrà anche coinvolte molte donne che si sono distinte nel mondo tecnico-scientifico: dall’astrofisica Sandra Savaglio alla direttrice generale di Fondazione Telethon Francesca Pasinelli alle esperte di intelligenza artificiale Giulia Baccarin e Fosca Giannotti.
Non mancheranno protagonisti del mondo web, scrittori, intellettuali, giornalisti, musicisti e attori, questi ultimi anche in veste inedita. È il caso di Elio Germano: al Wired Next Fest presenterà lo spettacolo teatrale Segnale di allarme – La mia battaglia V visibile attraverso un visore in virtual reality (per partecipare è richiesta l’iscrizione).
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Immancabile poi uno spazio espositivo dedicato a Leonardo; TheFabLab celebra Leonardo con una mostra delle sue macchine riprogettate attraverso stampanti 3D mentre con Space Dive si potrà vivere l’esperienza di viaggiare nello spazio con il simulatore di VR Vitruvian. Infine, MadLab porterà la robotica al festival attraverso gli workshop interattivi su Lego WeDo e Lego Mindstorm.
Le giornate di venerdì e sabato si chiuderanno con la musica, protagonista anche di svariati speech durante l’intero festival. Il 24 maggio sono attesi sul palco Manuel Agnelli, Rodrigo D’Erasmo, Daniele Silvestri, Ghemon, Beba e Martux_M. Per il 25 maggio, invece, on stage ci saranno Ofenbach, Ivreatronic con Cosmo, Enea Pascal, Foresta, Splendore, Merk&Kremont, Priestess e Berkcan Demir.
Tutte informazioni dettagliate, il programma, le location e gli orari degli incontri sono disponibili sul sito dedicato.