Casa, terra e 500 euro al mese per tre anni. È l’offerta che si legge sul bando appena lanciato per ripopolare l’isola greca di Anticitera, ridotta a soli 40 abitanti. Problema ben noto anche a certi borghi dello stivale, quello dello spopolamento è ormai uno dei motivi principali per cui molte terre perdono vita.
E per evitare che anche l’avamposto ellenico dove venne messo a punto il primo computer si riduca a una landa desolata, ecco l’idea. Per richiamare nuovi abitanti infatti Anticitera fa sfoggio di tutte le sue bellezze naturalistiche e di qualche “benefit” che incentivi il trasferimento. Situata a una manciata di ore al Peloponneso, l’isola delle Ionie sorge all’ombra di Creta estendendosi per una ventina di chilometri quadrati.
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Un fazzoletto di terra, sostanzialmente, che odora di rosmarino ed elicriso. La cartolina è di quelle che potrebbero campeggiare sul migliore catalogo vacanze: scogliere a picco, insenature e rocce scoscese che si gettano in mare. Un paradiso per gli amanti di calette poco (o per nulla, in questo caso) affollate e acque cristalline. Non a caso, la dirimpettaia è Citera, isola che fu approdo di Venere quando sorse dal mare.
Unico centro popolato di Anticitera è il borgo biancheggiante di Potamos, in cui si concentrano le poche decine di abitanti rimasti. Ecco allora l’idea di attirare nuovi cittadini, richiamati tramite un bando che già segna le prime adesioni. Oltre alla natura, che è un bel punto a favore, l’iniziativa offre un’abitazione, un appezzamento di terreno in gestione e una somma mensile di 500 euro (per i primi tre anni).
Chissà in quanti si faranno almeno tentare dall’idea di fare armi e bagagli e trasferirsi sull’isola ionia…