Grazie a un progetto di Inward, oltre 350 opere di street art italiana sono disponibili sulla piattaforma Google Arts & Culture. E il Parco dei Murales diventa un tour con Street View.
Arte e tecnologia si incontrano sulla piattaforma Google Arts & Culture, dove sono ora disponibili più di 350 opere di street art italiana per un totale di oltre 50 artisti. La collezione digitale nasce grazie a un progetto a cui ha collaborato l’Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana Inward, che ha censito e reso fruibili via web le opere sparse in tutta Italia.
Sulla piattaforma culturale targata Google si possono così visionare, direttamente dallo schermo di casa, Universo di Gio Pistone a Cagliari (2017) e O sciore cchiù felice di Fabio Petani a Napoli (2018), Leucosia di Neve a Castellabate (2017) e Blu cerebrale di Corn79 a Torino (2015). Ma se questi sono tutti lavori italiani, non manca anche una puntata all’estero con Mañana 100 toni di Alberonero a Valencia (2016).
Questa sequenza di opere consultabili online è il risultato della prima fase dei lavori di digitalizzazione del patrimonio artistico di strada e si arricchirà, nei mesi a venire, di decine di nuovi lavori e artisti. Inaugurata nel 2017, la collaborazione fra Inward e il Google Cultural Institute inizia in questo a testimoniare online un impegno di promozione artistica di grande interesse e ambiziosi obiettivi.
L’occasione che Google Arts & Culture sta offrendo al nostro Osservatorio e al fenomeno intero della street art […] – dichiara Luca Borriello, direttore ricerca Inward – è di fruire in digitale d’innumerevoli capolavori organizzati in classi, lasciando scoprire che vi esistono ormai categorie stilistiche, in Italia e non solo.
E come si legge anche nella homepage di Inward su Google Arts & Culture, l’Osservatorio ha come obiettivo la “valorizzazione tra ricerca e sviluppo nei settori pubblico, privato, no profit ed internazionale”. La stessa Inward gestisce sette piattaforme permanenti fra le quali spicca il Parco dei Murales di Napoli Est che sulla piattaforma del colosso californiano è visitabile virtualmente tramite Street View.
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Grazie infatti alla tecnologia di Google è possibile muoversi a 360 gradi attraverso gli spazi in cui la creatività urbana ha saputo dare alcuni fra i contributi più importanti degli ultimi anni. Oltre a questo percorso, la collezione di street art italiana è organizzata in mostre tematiche per genere, chiamate storie, che vanno a definire sette raccolte.
Sempre Borriello: “La maturità della street art oggi si mostra ad esempio in ritratti realistici, nella tradizione del lettering, nelle sagome illustrative, nelle forme astratte o geometriche, nelle infinite figurazioni e nelle variazioni cromatiche o materiche.”
Conoscere un simile patrimonio su Google Arts & Culture significa anche sollecitare una nuova forma di curatela, un ottimo spunto per nuovi sbocchi occupazionali soprattutto per i più giovani. conclude Borriello.
Un’iniziativa che è un vero e proprio impegno di salvaguardia e promozione dell’arte contemporanea in tempi di cultura 2.0.