Soffia vento di tempesta su Sanremo e Amadeus lo aveva profetizzato. “Sarà il festival dell’imprevedibilità” aveva detto in conferenza stampa anche se, di certo, era ben lontano dall’immaginare il polverone che si sarebbe sollevato.
Dopo la frase infelice su Francesca Sofia Novello con il suo “stare un passo indietro”, da qualche giorno è polemica sulla partecipazione tra i Campioni del rapper Junior Cally. Suoi, infatti, alcuni versi sessisti in una canzone di repertorio. Ora, a esprimersi in merito, è Laura Boldrini, che ai microfoni di Un Giorno Da Pecora su Rai Radio 1 ha anche lanciato qualche idea per il futuro.
Vorrei che il servizio pubblico promuovesse le donne che hanno fatto ‘un passo avanti’, non quelle che fanno un passo indietro.
Tra le firmatarie della lettera in cui si chiedono ad Amadeus le scuse verso le donne, Boldrini afferma: “Le donne si dovrebbero mettere in una posizione di condivisione della conduzione e delle scelte artistiche: non mi piace l’idea che ci sia sempre un uomo e le donne che poi lo accompagnano solo sul palco. Dovrebbe esserci anche una conduzione condivisa.”
In merito, quindi, a Junior Cally Laura Boldrini ha dichiarato a chiare lettere: “Ha scritto dei testi agghiaccianti in passato e uno si porta dietro sempre la sua biografia. Come si fa a metter sul palco di Sanremo uno che ha scritto dei testi così misogini e violenti? E poi la ciliegina su tutto questo ce l’ha messa Salvini.”
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“Ha detto che a casa sua questo Junior Cally può fare quello che vuole, ma a Sanremo no. – ha continuato – E che vuol dire questo? La maggior parte della violenza sulle donne accadono in famiglia, che messaggio manda un leader politico? Uno che in passato si è contraddistinto per portare bambole gonfiabili in un comizio mi pare non sia credibile quando parla di rispetto delle donne. Anche qui le biografie contano.”
Foto da Ufficio Stampa Un Giorno Da Pecora