Dopo aver trionfato tra le Nuove Proposte con Amen (nel 2016) e aver bissato l’impresa tra i Campioni con Occidentali’s karma, Francesco Gabbani torna all’Ariston. E al festival di Sanremo 2020 porta il brano Viceversa, che dà il titolo all’album in uscita il 14 febbraio.
La firma è quella dello stesso artista insieme a Gino Pacifico, mentre gli archi sono stati registrati e arrangiati da Matt Sheeran, fratello di Ed. Nel brano il cantautore descrive il rapporto tra l’io e la collettività sul piano del sentimento, vero solo quando è condiviso.
E non si tratta solo d’amore, ma anche d’amicizia o dell’affetto con un animale domestico; insomma, tutto ciò che va al di là dell’individualismo.
L’amore compie il suo significato più alto nel momento stesso in cui prevede un dare e un ricevere. Offrire sentimento, goderne e viceversa.
Francesco Gabbani: il testo di ‘Viceversa’
TESTO: F. Gabbani / G. Pacifico
MUSICA: F. Gabbani
Tu non lo dici ed io non lo vedo,
l’amore è cieco o siamo noi di sbieco?
Un battibecco nato su un letto,
un diluvio universale
un giudizio sotto il tetto.
Up con un po’ di down,
silenzio rotto per un grande sound,
semplici eppure complessi,
libri aperti in equilibrio tra segreti e compromessi.
Facili occasioni per difficili concetti,
anime purissime in sporchissimi difetti.
Fragili combinazioni tra ragione ed emozioni,
solitudini e condivisioni.
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa,
che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa.
E detto questo che cosa ci resta
dopo una vita al centro della festa?
Protagonisti e numero uno
invidiabili da tutti e indispensabili a nessuno.
Madre che dice del padre:
“Avrei voluto solo realizzare
Il mio ideale, una vita normale”
Ma l’amore di normale non ha neanche le parole.
Parlano di pace e fanno la rivoluzione,
dittatori in testa e partigiani dentro al cuore.
Non c’è soluzione che non sia l’accettazione
di lasciarsi abbandonati all’emozione.
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa,
che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa.
È la paura dietro all’arroganza,
è tutto l’universo chiuso in una stanza,
è l’abbondanza dentro alla mancanza
Ti amo e basta!
È l’abitudine nella sorpresa,
è una vittoria poco prima dell’arresa,
è solamente tutto quello che ci manca e che cerchiamo per poterti dire che “ti amo!”
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa,
che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa.
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Foto di Isabella Sanfilippo da Ufficio Stampa MA9PROMOTION