Anno pieno di musica e impegni per Anastasio, che calca per la prima volta il palco del Festival di Sanremo con il brano Rosso di rabbia. L’inedito arriva dopo il singolo Il fattaccio del Vicolo del Moro uscito lo scorso novembre e fa parte del nuovo album Atto Zero.
Il progetto è curato nella produzione da Slait e Stabber insieme ad Alessandro Treglia ed esce venerdì 7 febbraio. E Anastasio procede nella sua narrazione musicale ispirata al personaggio del Sabotatore, storia che il rapper vincitore di X Factor insegue da tempo.
Rap e cantautorato si incontrano nella scrittura dell’artista, il quale dopo Sanremo parte con una serie di appuntamenti live nei club italiani.
Rosso di rabbia è un capitolo della storia di un personaggio che sto rincorrendo da anni: il Sabotatore. È il capitolo del suo fallimento.
Anastasio: il testo di ‘Rosso di rabbia
TESTO: M. Anastasio
MUSICA: M. Anastasio / M. Azara / L. Serventi / S. Tartaglini
E voi volete sapere dei miei fantasmi
c’ho 21 anni posso ancora permettermi di incazzarmi.
Le parole sono le mie sole armi
e fino al sole voglio sollevarmi
ma non so levarmi sta melma di dosso
Io vorrei farlo e non posso,
non è roba da poco.
Strillare mentre questi mi fanno le foto
Come ti senti?
Disinnescato [x2]
Ma dimmi come posso io
che sono una bomba a orologeria
sentire fermarsi quel ticchettio
se muore la minaccia, muore pure la magia
e non conviene mica.
Chi vuole che mi fermi, Dio lo maledica
Aspetto sto momento da un’intera vita
Sono nato per esplodere,
comincia a correre.
Se non sento la paura, cosa vuoi che dica?
Non volevo sprecarla così
la mia rabbia
Non volevo sprecarla così (no)
Non volevo sprecarla così
la mia rabbia
Non volevo sprecarla così
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà [x2]
Non l’avresti detto tu
che questo attentato sarebbe fallito
soffocato dagli scrosci degli applausi,
prigioniero tra le fauci delle foto e dei video.
Ma ciò che mi rattrista è il terrorista
esposto al pubblico ludibrio
la sua bomba era una farsa dal principio
amico, non ti invidio
dispiace, ma è la prassi
Il sabotatore sai che deve sabotarsi.
E allora, allora giù le mani
la condanna è la mia.
Nessuno di voi umani può portarmela via,
voi scrocconi di emozioni
sempre in cerca di attenzioni.
Prosciugate le canzoni della loro magia
perfetto, sono un rivoluzionario provetto, corretto.
Ma se davvero hai capito cos’ho detto
allora hai visto un paralitico che si alza dal letto.
Non volevo sprecarla così
la mia rabbia
Non volevo sprecarla così (no)
Non volevo sprecarla così
la mia rabbia
Non volevo sprecarla così
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà [x4]
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Foto da Ufficio Stampa MN