Sul palco del Festival di Sanremo 2020 Raphael Gualazzi porta il brano ‘Carioca’, una contaminazione tra urban e latin. Ecco il testo della canzone.
Un po’ di urban e un po’ di latin music. Questo è lo spirito con cui Raphael Gualazzi si presenta a Sanremo 2020 in gara fra i Campioni con Carioca, brano contaminato che fa parte del variopinto album Ho un piano (qui la nostra intervista). E come ci ha raccontato lo stesso artista, il titolo è un “esotismo che rimanda all’America del Sud” non tanto un riferimento preciso al solo Brasile.
È, dunque, un’atmosfera di festa a tratti visionaria quella che Gualazzi intende portare sul palco dell’Ariston nella sua terza partecipazione alla kermesse. A firmare il pezzo è lo stesso Raphael insieme ai colleghi Davide Petrella e Davide Pavanello, in arte DADE.
E Carioca non potrà certo mancare nella setlist del nuovo tour, con cui il musicista si prepara a suonare dal vivo nei teatri di tutta Italia da aprile 2020.
Carioca è il sogno di una vita celebrata ogni giorno nella sua bellezza e nell’unicità delle sue passioni, dove ogni singolo momento come in musica rappresenta il respiro dell’anima.
Raphael Gualazzi: il testo di ‘Carioca’
TESTO: R. Gualazzi / D. Petrella
MUSICA: R. Gualazzi / D. Pavanello
L’ultimo bacio è un apostrofo che mi hai lasciato,
non ci sei più e sono in un angolo tirando il fiato.
Io che con te ho sorriso e pianto fino a non vedere,
la nostra storia è stata un salto e io non so cadere.
Vedo
nel buio
luci
di un locale a due passi da me.
Nel fumo
una voce
mi sospira dai balla con me.
Occhi scuri e pelle carioca,
carioca.
Ma chi l’avrebbe detto,
sento solo la musica,
forse sei il diavolo ma sembri magica.
Quanto tempo ho perso,
la vita quasi mi supera,
resto qui adesso che si spegne la città.
Bastava un sogno carioca…
Puoi cancellare ogni momento in una volta sola,
meglio spazzati via dal vento che ogni tua parola
Ora
vedo
nel buio
il tuo viso a due passi da me.
Non hai
scuse
per tenermi lontano da te.
Occhi scuri e pelle carioca,
carioca.
Che io sia maledetto,
dai non fare la stupida,
fammi un sorriso che la noche se ne va.
Ma chi l’avrebbe detto,
sento solo la musica,
forse sei il diavolo ma sembri magica.
Quanto tempo ho perso,
la vita quasi mi supera,
resto qui adesso che si spegne la città.
Bastava un sogno carioca…
Non me ne importa di quel che pensi,
non me ne importa di quel che senti,
non mi ricordo neanche chi sei tu.
Voglio sorridere dei miei sbagli,
voglio rivivere sogni immensi,
voglio una vita che non finisce più.
Ma chi l’avrebbe detto,
sento solo la musica.
Carioca!
Carioca!
Ma chi l’avrebbe detto,
sento solo la musica.
Carioca!
Carioca!
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