Ospite di Daria Bignardi a L’Assedio, nella puntata di mercoledì 26 febbraio su nove, Ghali si è raccontato cogliendo l’occasione anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. In particolare, l’artista ha spiegato il suo difficile rapporto con i media, rei secondo lui di strumentalizzare le sue parole.
“Succede sempre e succede a tutti, ma ultimamente ho il coraggio di sfogarmi: non sento più la paura di una volta. È da anni ormai, forse da Cara Italia, che mi strumentalizzano. – ha dichiarato Ghali – E dopo 5, 6, 7, 10 interviste che escono con le tue frasi storpiate, declinate… anche una virgola cambia il messaggio, cambia il tono.”
Quindi, Ghali ha rincarato dicendo che “è impossibile che si parli con un artista per un’ora e la cosa più ‘catchy’ sia una polemica, non è bello metterla come titolo: stiamo parlando di un disco, di musica. Si creano delle polemiche senza che magari tu ne abbia intenzione.”
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L’artista, che abbiamo visto anche sul palco di Sanremo 2020 in qualità di ospite, ha da poco pubblicato il suo nuovo album DNA che contiene anche Boogieman con Salmo e Good Times. Quest’ultimo è stato presentato in anteprima proprio all’Ariston, con una performance d’impatto che ha mozzato il respiro di fronte allo scivolone di quella che è rivelata una controfigura del rapper.
Foto di Mr. Wattson da Ufficio Stampa GOIGEST