Il direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2021 è stato intervistato da Radio Zeta e ha parlato del cast, dell’importanza delle radio e del caso Morgan. Le parole di Amadeus.
Ospite in diretta dagli studi di Roma, Amadeus è stato intervistato dai giovani speaker di Radio Zeta raccontando del Festival di Sanremo in lavorazione. Come si sa sono settimane cruciali per la kermesse, prevista dal 2 a 6 marzo 2021, che deve confrontarsi con un’emergenza sanitaria i cui sviluppi sono ancora da comprendere. Tante le domande e gli argomenti toccati nell’incontro via zoom con i ragazzi della Generazione Zeta coordinati da Camilla Ghini e Nicole Iannacone.
Intanto, il ricordo del festival passato e della vittoria di Diodato con Fai Rumore. “Quando l’ho sentita per la prima volta mi ha colpito molto, gli ho detto ‘quando sarai sul palco allarga le braccia così vincerai Sanremo’, come porta fortuna gliel’avevo consigliato. Non è merito mio, è merito suo, avrebbe vinto anche senza allargare le braccia”.
Quindi il discorso entra nel vivo a proposito dei Campioni in gara nel 2021: “Scelgo in base ai pezzi che mi colpiscono, non c’è una componente eterogenea e tra questi mi ha colpito anche quello di Orietta Berti, che è un classico e fedelmente sanremese. – osserva Amadeus – Separo le canzoni in gara dallo show che sta intorno alle canzoni”.
E ancora: “Si è tornati a scrivere e molto bene sia tra i big che tra i giovani. Sono quasi tutti cantautori perché sapersi scrivere un pezzo è un valore aggiunto. A proposito degli ospiti, qualcosina stiamo già facendo, ma il grosso lo faremo da gennaio. Ovviamente avendo 26 artisti in gara magari avremo un ospite in meno, ma c’è sempre un grande show”.
Il mio essere conduttore radiofonico mi ha influenzato molto nella conduzione – continua Amadeus – non mi piacciono i tempi morti, mi piace dare un ritmo anche perché le cose sono tante quindi devo avere per forza un ritmo veloce.
Sanremo 2021, cast e pubblico giovani
I tanti nomi freschi del cast di Sanremo 2021 sono, per Amadeus, un modo importante per agganciare le nuove generazioni. “Nella storia i giovani si sono sempre allontanati da Sanremo perché se non offri niente che piaccia a loro è chiaro che non lo guardano, nel momento in cui invece, offri cose che avvicinano i gusti del pubblico più giovane, i giovani ci sono.
Noi l’anno scorso abbiamo avuto una percentuale di pubblico giovane altissima, che ha toccato il 60%. Con un cast come quest’anno io mi aspetto una presenza di giovani altissima, ma anche chi non è giovane scoprirà delle cose molto forti e poi c’è uno spettacolo intorno che è per tutti Penso sia fondamentale quando si vuole ripartire farlo dai giovani e chi come me, non ha più vent’anni, deve attingere da loro l’energia e ascoltarli per stare al passo.”
E selezionare i Campioni non è certo stata cosa facile per la Commissione: “Ho ricevuto circa 300 brani che volevano partecipare ed era difficile scendere sotto i 26 e fino a 4 o 5 giorni prima di annunciare il cast non riuscivo a scendere sotto i 30, avrei potuto fare due festival di Sanremo.”
“Molti dei giovani cantanti in gara a Sanremo sono sul trampolino, sono pronti a buttarsi nel mondo della canzone. Hanno già un’importanza notevole. – spiega il conduttore – Sono big per le visualizzazioni, per quello che fanno, per come scrivono, per come cantano. Sono innovativi e di loro ne sentiremo parlare a lungo.”
È giusto che questo Sanremo riparta dai giovani, ma dando sempre anche il benvenuto a chi non è più giovane ma ha una grande storia da raccontare.
Amadeus ha poi commentato alcune canzoni in gara: “La scelta di Fedez e la Michielin è una scelta bella e importante. La canzone ha una sua gran bella personalità”. Mentre di Fasma dice: “Dopo Sanremo ha avuto un riscontro enorme sulle varie piattaforme e anche la canzone che presenta Sanremo è molto forte”.
E su Madame e Willie Peyote: “Non so come il pubblico accetterà il testo di Madame o quello di Willie Peyote… sicuramente però sono ben scritte, quindi vanno apprezzate”.
Gli argomenti scottanti: il pubblico all’Ariston e il caso Morgan
Sono due, al momento, i temi scottanti che girano attorno a Sanremo 2021. Il primo ha un nome, quello di Morgan da cui la Rai ha preso le distanze dopo i commenti post- esclusione dal cast e ha espulso da Sanremo Giovani. “Io vado avanti per la mia strada – ha dichiarato Amadeus – Una volta che fai una scelta di canzoni per onestà, non devi mai temere nulla. E cerco di rispettare tutti. Sarà per un’altra volta per chi quest’anno non ha avuto la possibilità”.
Il secondo grande capitolo riguarda la presenza del pubblico in sala al Teatro Ariston. “Non si può fare Sanremo senza pubblico. L’ho sempre detto che per me è fondamentale, altrimenti non è una rinascita. Vorrebbe dire fare un Sanremo sotto Covid. Bisogna organizzarsi bene affinché quel pubblico probabilmente sia sempre lo stesso, controllato con tamponi quotidiani.”
Va ristrutturata tutta la situazione e ripensata, sarà un Sanremo che vogliamo offrire al pubblico ancora più importante rispetto a quello dell’anno scorso, solo così siamo una risposta al desiderio di rinascita.
Prende piede, quindi, l’ipotesi di una nave da crociera in cui isolare spettatori, cast e maestranze: “La stiamo certamente prendendo in considerazione”.
Foto: Kikapress