Il Riff di Marco Mengoni torna oggi con un nuovo ospite, Vincenzo Venuto, volto noto di tante trasmissioni tv, divulgatore scientifico, biologo, etologo, nonché grande amante dei viaggi e della natura, proprio come il cantautore. Un nuovo incontro inedito per il podcast ideato e condotto da Marco Mengoni, disponibile a cadenza quindicinale sulle principali piattaforme di streaming e podcast, che ha visto, in questa nuova tranche, ospiti del calibro di Paolo Nespoli, Beatrice Venezi e Takagi & Ketra.
Un uomo è composto da carbonio, ma anche desiderio e curiosità. Potrebbe essere sintetizzata così la risposta di Venuto, al primo interrogativo Di cosa è fatto un essere umano?, unendo le competenze scientifiche ad una dimensione più umana, filosofica. Da qui parte un appassionato confronto intorno all’essenza più pura dell’essere umano.
«La prima volta che sono stato in Africa mi sono affacciato su un promontorio del Tarangire e, quando ho visto il paesaggio, mi sono messo a piangere di commozione perché ho sentito una connessione. – svela il biologo – Quel paesaggio ce l’abbiamo stampato nel DNA. L’Africa ti cambia profondamente. Quella è casa, noi ci siamo evoluti lì, è inconscio».
Anche Marco confessa di essersi emozionato davanti a un paesaggio nello Ngorongoro e nel dialogo tra i due è crescente la complicità nel domandarsi il perché delle cose, ciò che ci rende esseri umani.
Il Riff di Marco Mengoni: Vincenzo Venuto e il compito dell’etologo
Vincenzo Venuto racconta del suo trascorso da studente, la grande passione per i pappagalli, e il compito dell’etologo.
«Solo studiando il comportamento degli animali possiamo capire qualcosa in più su noi stessi».
E poi ancora l’ingegneria genetica: una scienza storica che si è evoluta fino a raggiungere la fantascienza.
«Quante sono ora, per esempio, le razze canine? Non saprei nemmeno contarle, 300 razze, tutte diverse, dal chihuahua al dobermann e magari quel cane prima era un lupo. Questa è ingegneria genetica! E oggi possiamo addirittura correggere delle parti di DNA per curare gravi malattie».
Tutto per arrivare alla domanda che chiude ogni puntata e che dà il titolo al podcast, ovvero quale sia l’elemento ricorrente nella vita del biologo che, esattamente come il riff, si ripete diventando il segno distintivo nella nostra esistenza così come in una canzone.
Vincenzo Venuto svela che le costanti, i riff appunto, che hanno accompagnato tutto il suo percorso e la sua carriera, sono la curiosità e il racconto: «Mi piace raccontare, lo facevo quando avevo i miei studenti in classe, lo faccio adesso davanti a una telecamera e lo faccio anche qui, con te».