Addio a Claudio Coccoluto, primo dj europeo a suonare al Sound Factory Bar di New York nel 1991 e maestro indiscusso dell’underground
Si è spento questa notte all’età di soli 59 anni nella sua casa di Cassino Claudio Coccoluto, uno dei giganti della consolle non solo a livello italiano ma internazionale. Da un anno combatteva contro una brutta malattia, che purtroppo alla fine ha avuto la meglio.
Con lui se ne va un pezzo di storia del clubbing italiano. Primo dj europeo a suonare al Sound Factory Bar di New York nel 1991, Coccoluto ha iniziato la sua carriera come speaker radiofonico nel 1978, ma è negli anni Ottanta che arriva al mondo del clubbing grazie a Marco Trani. Con Giancarlino (al secolo Giancarlo Battafarano) fonda il Goa di Roma, locale storico e unico club italiano ad essere inserito nella classifica dei migliori al mondo.
“Se ne va il maestro più grande e l’amico di sempre. – racconta Battafarano come riportato dal Corriere.it – Ha dato cultura alla musica nei club come dj e artista fuori dal coro. Sempre pronto a metterci la faccia con i media sia per gli aspetti gioiosi sia per i problemi del nostro settore. Con lui se ne va una parte di me”.
Coccoluto, che da ragazzino non amava la disco, trasformò la musica elettronica in quel genere che lui chiamava ‘underground‘. In questo anno che ha messo in ginocchio anche il settore della musica e dei club, Cocco (come veniva chiamato da amici e addetti ai lavori) aveva usato la sua voce per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Lo scorso 21 dicembre Coccoluto è stato protagonista di uno straordinario dj set, trasmesso in streaming sul canale Facebook della Technics dal suo home studio.
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