Al ‘New York Times’ The Weeknd ha dichiarato che non candiderà più la propria musica ai Grammy Awards. Ecco perché.
Non ha mai nascosto il proprio disappunto e la propria avversione verso ciò che rappresentano i Grammy, ma ora The Weeknd rincara la dose. In una dichiarazione rilasciata al New York Times, la popstar canadese ha detto senza mezzi termini che da ora in poi boicotterà i Grammy Awards.
«A causa dei comitati segreti – dice The Weeknd – non permetterò più alla mia etichetta di candidare la mia musica ai Grammy».
Del resto, l’album After Hours – uno dei progetti di maggior successo del 2020 – è stato completamente escluso dalle nomination di quest’anno. Ma cosa sono i comitati segreti? Secondo il Times, si tratta di gruppi di esperti – anonimi, va detto – che visionano le nomination proposte da centinaia di membri votanti. Harvey Mason Jr., chief executive dell’Academy, ha dichiarato che l’organizzazione è impegnata a migliorarsi da questo punto di vista.
«Ci dispiace sempre quando qualcuno è deluso. – ha risposto Mason alla dichiarazione di The Weeknd – Ma dirò che siamo in continua evoluzione. E quest’anno, come negli anni scorsi, ci stiamo impegnando a capire come migliorare il nostro processo di premiazione, e questo comprende i comitati che revisionano le nomination».
Basterà a placare gli animi degli artisti ‘delusi’? Perché oltre a The Weeknd, la lista dei detrattori dei Grammy è lunga. L’ultimo in ordine cronologico a protestare è stato Zayn Malik (qui i suoi post), che ha parlato di scambi di favori per favorire le nomination.