Nuova avventura televisiva per chef Alessandro Borghese che apre le porte della sua cucina milanese ai vip di casa nostra. Saranno, infatti, personaggi noti dello spettacolo, della musica, dello sport e della politica a sfidarsi ai fornelli de Il Lusso della Semplicità. Il format, in onda dal 2 maggio in access prime time su TV8 (dal lunedì al venerdì in prima tv assoluta alle 20.30) trasforma chef Borghese da giudice a padrone di casa.
“Dopo anni di cucina e spettacolo ho lasciato la cucina ad alcuni vip e devo dire che ci hanno sorpreso. In accezione positiva”, confessa Borghese. Nel ruolo di giudici, questa volta, ci sono Angela Frenda, Food editor del Corriere della Sera, ed Enrico Bartolini, unico chef ad aver mai conquistato quattro stelle Michelin in una volta sola. E al giudizio dello Chef’s table si aggiunge quello dei clienti in sala, per un totale di tre stelle a disposizione.
In ogni puntata di Alessandro Borghese Celebrity Chef, la sfida è tra due vip chiamati a preparare il loro miglior menù degustazione, composto da tre portate. “Ognuno è libero di scegliere la propria filosofia di cucina”, racconta il padrone di casa. Ogni concorrente, infatti, presenta “tre portate a sua scelta che raccontino qualcosa di sé, aiutati da due delle mie brigate. Hanno circa quattro ore per la preparazione mentre io fornisco gli strumenti per lavorare ed entro in cucina a controllare almeno i tempi. E, se posso, suggerisco vocalmente delle tips…”.
Cibo e musica nella cucina di chef Borghese
Certo, non succede tutti i giorni di avere a propria disposizione una cucina professionale e un team di professionisti. Ed è proprio questo, insieme alla gestione dei tempi, a mettere maggiormente in difficoltà le celebrities, anche quelle più insospettabili. Lo stesso Alessandro Borghese, del resto, ci anticipa quanto sia stato impegnativo il ruolo di padrone di casa ma anche la sorpresa di fronte ad alcuni piatti presentati dai vip.
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“Cibo e musica sono come macchine del tempo perché possono trasportarti”, afferma chef Borghese. “E quando questo succede significa che la missione è compiuta. Siamo l’unico popolo che, finito il pranzo, pensa a cosa ci sarà a cena, ce l’abbiamo nel DNA . È qualcosa con cui ci confrontiamo tutti ed è uno scambio continuo”.
E sulla divulgazione in televisione, Borghese racconta: “Per me, quella di portare la cucina in tv è stata una missione fin dall’inizio. Allora, non c’era la cucina gastronomica ma andava portata al grande pubblico, andava comunicata. Cucinare è un atto d’amore quotidiano e lo stesso vale la sua divulgazione”. E ad accompagnare la preparazione, non manca la musica, grande passione dello chef romano: “Non c’è una playlist, metto in shuffle”, ci dice. Per poi aggiungere: “Sempre rock’n’roll”. E via così.
Foto da Ufficio Stampa MN