Sul seno della celebre statua di Giulietta a Verona c’è addirittura un foro: come frenare l’impeto dei turisti?
La notizia si è diffusa nei giorni scorsi, arrivando persino a campeggiare sul Guardian: la celebre statua di Giulietta che si trova a Verona è ormai definitivamente danneggiata a causa dei turisti. Non una novità, in realtà. È ormai nota la pratica di accarezzare il seno della statua come buon auspicio per trovare l’amore: un costume talmente diffuso che sulla riproduzione di Giulietta – che si trova in un piccolo cortile sotto al balcone a cui si sarebbe rivolto il shakespeariano Romeo – sono ormai visibili da anni i segni delle palpate degli avventori.
E ora sul seno destro c’è addirittura un piccolo foro, come denuncia e attesta L’Arena. La buona nuova è che la statua nel Cortile è in realtà una riproduzione dell’originale: nel 2014 (per ben 15mila euro) un’Associazione cattolica finanziò la realizzazione della replica, che sostituì – dopo 40 anni – l’opera dello scultore Nereo Costantini. Anche all’epoca la decisione fu inevitabile in seguito ai danni potenziali e già causati dai turisti. Nell’immaginario di allora, la riproduzione sarebbe dovuta durare circa 50 anni: invece, appena dopo un decennio, si torna a parlare della necessità di intraprendere nuove azioni contro i flussi turistici.
Ma quali? Stando sempre a quanto scrive L’Arena ci sono proposte sia da parte delle guide turistiche che dai negozianti del centro storico: al momento, ogni suggerimento (spostare la statua o elevarla) sembra però infattibile. E torna a circolare l’annoso dibattito su quanto il turismo possa danneggiare arte e siti storici, soprattutto quando è poco consapevole.
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