La startup MÆ lancia l’app per gli amanti dell’arte per facilitare la connessione sia digitale che di persona con artisti ed amatori affini.

C’è una nuova app sul mercato dedicata al mondo dell’arte: si chiama , è stata progettata dall’omonima startup italiana ed è disponibile su App Store e Google Store. L’app è studiata per unire persone di qualsiasi background attraverso il potere dell’arte, permettendo a chiunque di rendere l’arte parte della loro vita quotidiana. Sviluppata da Pasquale Marino, Mattia Marino ed Egle Trovato a Berlino, mira a promuovere una comunità globale di amanti dell’arte e di creatori.

Come funziona MÆ

MÆ è l’app che offre un esclusivo diario d’arte digitale, potenziato dall’intelligenza artificiale. Gli utenti possono esplorare l’arte attraverso riflessioni personali e trovare artisti ed appassionati d’arte affini da incontrare ad eventi artistici promossi su MÆ. Il cuore dell’applicazione è la funzione Vision, che consente agli utenti di contemplare opere, condividere emozioni e connettersi con gli altri attraverso stanze virtuali chiamate Symposium. Queste stanze sono collegate ad eventi fisici come visite in studio, workshop e mostre ospitate da artisti e gallerie d’arte.

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La startup di MÆ è stata scelta per la seconda edizione di Argo. Argo è il programma della Rete Nazionale Acceleratori di CDP, nato su iniziativa di CDP Venture Capital insieme al Ministero del Turismo. L’accesso al programma ha permesso a MÆ di ricevere un finanziamento. È infatti entrata nel portafoglio di Zest, ed il supporto di esperti dell’innovazione per perfezionare il loro modello di business.

Unire attraverso il potere dell’arte

«La nostra visione è quella di unire le persone di qualsiasi background attraverso il potere dell’arte, rivitalizzando i luoghi culturali come nuovi spazi di aggregazione per le comunità locali. – dichiara il fondatore e CEO Pasquale Marino – In una società polarizzata, dove le persone sono totalmente divise su molte questioni socio-politiche, l’arte assume un ruolo ancora più cruciale per creare un terreno comune per unire le persone attraverso discussioni su tematiche intellettuali ed emotive scatenate dall’arte».

La App conta già una solida base di migliaia di utenti e centinaia di artisti e professionisti dell’arte nell’area di Berlino. Tra questi, figure di spicco come Tora Aghabayova, che ha esposto per l’Azerbaigian alla Biennale di Venezia, e rinomate gallerie e collezionisti come Galerie KWADRAT e Uli Seibert. Questa rete si sta espandendo rapidamente, poiché Mæ sfrutta il potenziale del mercato dell’arte, significativo ma non ancora sfruttato, dei giovani.

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