Sono in corso a Palazzo Marino i lavori di restauro della facciata di Piazza della Scala: ecco come stanno procedendo.

Dallo scorso mese di aprile, i restauratori sono all’opera sulla storica facciata di Palazzo Marino in Piazza della Scala, per riportare alla luce dettagli straordinari. Dalle figure allegoriche scolpite sopra le finestre agli intricati intagli delle cornici, fino alle scene mitologiche incise sul fregio dell’ultimo piano. Un tempo offuscati da smog e polvere o corrosi dagli agenti atmosferici, questi dettagli stanno gradualmente riemergendo grazie all’uso di pennelli, spatole e nebulizzatori.

In Sala Alessi, gli artefici dell’intervento hanno presentato i progressi del restauro attraverso documenti e fotografie di cantiere, in un’iniziativa di divulgazione scientifica promossa dal Comune di Milano. L’evento, in collaborazione con Jesurum Leoni Comunicazione di Us-The Future is Now e il gruppo Tod’s, ha offerto un ‘affaccio’ virtuale dietro i teloni dei ponteggi che nascondono la facciata. E ha permesso alla cittadinanza di conoscere i risultati raggiunti nei primi tre mesi di lavoro.

Palazzo Marino restauro
Foto da Ufficio Stampa

Presente il team tecnico coordinato da Michele Brunello di Dontstop Architettura e composto dallo studio Andrea Borri Architetti, dal restauratore Paolo Pecorelli, dall’impresa Estia e da Progetto CMR per la gestione delle tematiche di cantiere e sicurezza. I professionisti hanno, dunque, spiegato la specificità e l’innovazione dell’intervento. Nonostante le condizioni meteorologiche avverse, il restauro della facciata su Piazza della Scala procede secondo i programmi iniziali.

Il restauro ha avuto inizio con una mappatura dettagliata dello stato di fatto. Per realizzarla sono state utilizzate tecnologie avanzate come videoendoscopia, termografia, magnetometro, scansione delle superfici e analisi chimiche. Queste procedure hanno permesso di identificare le parti erose e le zone danneggiate dal ristagno di acqua, con la conseguente formazione di colonie di microrganismi e croste nere.

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Quindi, gli interventi di ripulitura hanno progressivamente rivelato i motivi decorativi originari, mettendo in evidenza figure allegoriche e simboliche sui timpani. Così come elementi ornamentali delle cornici e le dettagliate scene mitologiche del fregio superiore.

Palazzo Marino restauro
Foto da Ufficio Stampa

A questo punto, nella fase finale del restauro le superfici saranno trattate con un protettivo a base di silice nanometrica e speciali micro stuccature, che le renderanno più resistenti agli attacchi del tempo. Tutte le fasi dell’intervento sono state seguite e concordate con la Soprintendenza tramite sopralluoghi in cantiere e condivisione delle scelte metodologiche.

Il restauro di Palazzo Marino non solo valorizza un patrimonio storico, ma potrebbe anche diventare un modello innovativo per altri interventi su facciate monumentali. Dimostrando l’efficacia delle tecnologie moderne nel campo della conservazione e del restauro architettonico.

Immagini da Ufficio Stampa

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